Campane a Festa

La Torre Campanaria è stata sempre simbolo e vanto di ogni Comunità; è l’elemento più interessante. Di lassù partirono inviti alla preghiera, alla difesa del paese, alla solidarietà nei pericoli, al ricordo dei morti, alla glorificazione degli eroi, alla gioia nei momenti felici.

Quella voce misteriosa, partecipe di tutte le nostre emozioni, solca l’aria si disperde tra i monti e le vallate, penetra e resta nel cuore. E quando si è lontani, il Campanile crea quasi un vincolo spirituale con la nostra gente, con il nostro paese al quale ci riconduce spesso; e lo troviamo vigile come una sentinella, a difendere l’incontro del passato con il presente.

Le campane portano un nome: un nome, o dei nomi, che in esse incisi, vengono onorati e che, per essi, annunziano e propagano un messaggio.

Le Campane del Santuario sono quattro. Esse hanno un riferimento in comune, compare in tutte la Madonna e insieme alla Madonna il messaggio lo annunziano dei Santi, alla pietà e alla storia volterrana tanto cari e familiari: S. Romualdo, S. G. Battista, S. Francesco, S. Sebastiano, S. Andrea, S. Lino, S. Maddalena.

Nella loro collocazione sembra abbiano voluto distribuirsi il compito dell’annunzio e della protezione a tutta la Diocesi: alla Val D’Elsa guarda la campana con questa iscrizione: Benedicam in omni tempore-semper laus eius in ore meo, con la Madonna, S. Francesco, S. Sebastiano. / MDCCCXVII Julianus Moreni et Carolus nepos Florentiae fuserunt.

La vasta alta Valdicecina è raggiunta dalla voce dell’Immacolata.

S. Romualdo, S. Giovanni Battista: vox tua dulcis et facies tua decora Ruhinus fecit / MDCCCXVII Jussit Zenobius Abbas.

Per la Bassa Valdicecina c’è S. Andrea, la Sacra Famiglia. S. Lino, S. Maddalena: Ecce dabit suae voci vocern virtutis. / MDCCCXVII.

AI campanone danno voce la Madonna, S. Romualdo e Il Redentore; il suo compito è quello, piuttosto difficile, di dar la nota ai bei campanili della fertile e pia Valdera.

Nella storica ricorrenza del primo cinquantennio del Santuario Mariano Diocesano, così solenne, la nostra Torre Campanaria ha ampliato le sue celle; le Campane sono ora più numerose, il loro suono si è fatto più intenso, più espressivo, più comprensibile, più forte, si è tradotto in iniziative varie; ha preso vita, volto umano, sentimento; si è tradotto in parole, in richiami storici, documentazioni fotografiche, in riflessioni spirirtuali, itinerari artistici.

Le Campane del Santuario, queste campane senza bronzo e senza argento, portano inciso il nome di tanti collaboratori che fondendo la loro cultura, i sentimenti del loro cuore e l’amore alla nostra Città, diffondono, così, con un armonioso concerto, il messaggio di un Patrocinio: quello della Madonna di S. Sebastiano, che, riconosciuto per il passato e auspicato per l’avvenire, è elemento unificatore della nostra pacifica convivenza religiosa e civile.

© Pro Volterra, ITALIANO MACELLONI
Campane in Festa, in “Volterra”