Contrada di Sant’Agnolo
Le abitazioni di questa contrada erano concentrate intorno alla chiesa di S. Michele Arcangelo in Foro, il nome medievale di Sant’Agnolo o Sant’Angelo era usato sia per la chiesa che per la contrada. Le prime notizie della sua esistenza sono databili al XII secolo, nella sua…

Contrada di Porta a Selci
> Sommario, La nascita e lo sviluppo delle Contrade Dal 1992, la Contrada di Porta a Selci ha inglobato una porzione della Contrada di Castello, suddivisa tra la Contrada di Sant’Agnolo, la Contrada di Porta all’Arco e Sant’Alessandro. Nel suo territorio è presente anche la…

Contrada di Santo Stefano
Questa contrada, che si sviluppava completamente al di fuori delle mura cittadine duecentesche, deve il suo nome alla chiesa intitolata a Santo Stefano che si trova al centro di essa e che ne è il suo edificio principale. La contrada si estendeva lungo tutta l’attuale via di Borgo Santo…

Contrada di Porta all’Arco e Sant’Alessandro
Questa contrada era divisa in due parti: una intra moenia, all’interno delle mura medievali, e la seconda extra moenia, al di fuori di esse. La prima parte è costituita dall’attuale via della Porta all’Arco, con tutti i vicoli e viuzze ad essa collegate. Facevano parte di essa,…

Contrada di Santa Maria
Il suo territorio era interamente compreso all’interno delle mura duecentesche. I suoi limiti sono ben definiti, si tratta infatti dell’isolato che è compreso fra le mura medievali del Mandorlo e di S. Francesco, via Buomparenti, via Roma, via Franceschini e via San Lino. > Sommario, La…

L’ingerenza imperiale del Maramaldo
Francesco Ferrucci entrò a Volterra chiamato dal Commissario Bartolo Tedaldi per assumere il controllo della città. Volterra, sotto il controllo delle forze imperiali, resistette con scarsi successi, con perdite significative e scontri violenti. Dopo la resa, Ferrucci impose severe misure di…

Nel segno della peste
Fabrizio Maramaldo, venuto a sapere della partenza di Francesco Ferrucci da Volterra per attaccare la Firenze imperiale, si diresse verso Pisa per intercettarlo. Scoprendo che Ferrucci era già arrivato a Pisa, Maramaldo attraversò l’Arno e si accampò a Pescia. Ferrucci, rimasto a Pisa per…

Il canto del ferro e del fuoco del Ferrucci
La sera del 26 aprile 1530, Francesco Ferrucci fece il suo ingresso nella cittadella di Volterra con tredici bande: circa 1100 soldati e 300 cavalieri al suo seguito. Il Commissario Bartolo Tedaldi lo aveva convocato per assumere definitivamente il controllo della città di Volterra. Ferrucci,…

Gli effetti della guerra di Firenze
Nella guerra tra la Repubblica di Firenze e le forze imperiali e papali a favore dei Medici Volterra divenne un campo di battaglia estremamente duro.

Le scaramucce tra la Città e la Cittadella
Quando il Commissario Tedaldi si trasferì nella cittadella a causa delle continue minaccie delle bande imperiali, Volterra dovette ammettere di aver perso ogni speranza di resistere ai soldati nemici. Per evitare ulteriori conseguenze catastrofiche, la città si arrese all’imperatore Carlo…

Lo scacco dei Medici
Volterra, dopo aver respinto con successo le forze imperiali del Principe d’Oranges, si trovava in un delicato equilibrio di autonomia e fedeltà alla Repubblica di Firenze. Tuttavia, nel novembre del 1529, Giovan Covoni, commissario della Repubblica, decise di intervenire direttamente…

La Misericordia nel Cinquecento
Nel 1511 terminava, per così dire, la preistoria della Compagnia della Misericordia e, poiché in tale anno la Confraternita fu formalmente eretta a sodalizio religioso, le notizie su di essa si fanno più frequenti e sicuramente attendibili per la disponibilità di adeguata documentazione. In…

L’orologio astronomico dei Priori
Come tutte le belle cose di Volterra, pure l'orologio pubblico, collocato sotto la torre del Palazzo dei Priori, ha una lunga storia da raccontare. E a dirla tutta anche molto travagliata.

La nascita e lo sviluppo delle Contrade
I primi segni di una ripartizione cittadina sono visibili già nel corso del XII secolo, quando gli uomini di Volterra cominciano a firmare facendo seguire al proprio nome quello della località di appartenenza.

Quando girava la ruota
Ragazze ingannate dal signorotto, dal primo amore, dal primo arrivato, dal padrone del servizio e, comunque, dopo l'inganno, non avevano altra scelta che pensare a far girare la ruota degli esposti.

Il leprosario di San Lazzero
Il nome di San Lazzero deriva dall'antico leprosario che a Volterra si era edificato per la cura dei lebbrosi. Oggi non rimane niente, ma un tempo svolgeva grandi funzioni.

Il braccio volterrano
Nel medioevo le misure lineari non erano in metri, ma in braccia o in canne; ogni città aveva la sua unità di misura e per tal motivo imperava un grande disordine su questo campo.

Andrea Ghetti
Andrea Ghetti: Un nome per l’Istituto Magistrale, pedagogista, profeta di tempi nuovi perseguitato e imprigionato dalla Inquisizione.

Il Testamento di Giusto Turazza
Giusto Turazza fondatore del Pio Istituto dei Buonuomini, la sua vita in breve e il corposo e particolare testamento con le sue ultime volontà. Una lettura di curiosità!

Quando Ferrucci battè moneta
Tra i molteplici atti di Francesco Ferrucci la coniazione di una tipologia monetale è, forse, la meno nota ai più, ma non per questo la si può tralasciare.

Pievano volterrano a Popiglio
Nel piccolo centro situato nella valle della Lima sulla montagna pistoiese, il volterrano Baldassarre dei Bardini divenne pievano della chiesa di Santa Maria Assunta.