La Compagnia della Misericordia
La Compagnia della Misericordia è certo una delle istituzioni più antiche della nostra città ancora meritevole della riconoscenza e della stima di tutti i Volterrani.

La signoria familiare dei Belforti
Un esperimento di signoria familiare: i Belforti di Volterra. Saggio completo tratto da una relazione del convegno su «Esperienze di potere personale e signorile nelle città toscane (secoli XIII-XV)»

(Bracco)
Molti furono gli ospiti del San Giovanni, colonia dell'Ospedale Psichiatrico volterrano, ma di un certo Bracco e di un certo Meini, io conservo tuttora un vivissimo ricordo.

Gli incantatori volterrani
Quattro stregoni, incantatori a tempo perso, medicastri di dubbia bravura, ma personaggi unici della realtà volterrana: Minza, Melindo, Albino di Ribatti e Giacinto.

Vincenzo (Tabarrino) Ceppatelli
Il Palio di Vallebuona e i ricordi più disparati di quei momenti di festa. Un dialogo interessante anche con il fantino Vincenzo Ceppatelli, figlio di Tabarre.

Pènco
Quest'uomo, pieno di speranze, venne a Volterra con un ciuchetto e qualche straccio, a fare il facchino. Si stabilì in una stalla nel Vicolo delle Prigioni con la compagnia di una chitarra.

Liberatori e “Segnorine”
Uno spassoso e allo stesso tempo amaro episodio della seconda guerra mondiale che si svolse tra le vie della città, all'arrivo degli americani il 10 di Luglio nel 1944.

Le scampagnate volterrane di un tempo
Tradizioni che cambiano e scompaiono. Da San Girolamo a Poggio alle Croci. Dalla fiera dell'Era alla festa di San Cipriano. Da Santa Margherita al Poggio di San Martino.

Il Teschio alabastrino di Leonardo da Vinci
Dopo secoli il teschio in alabastro di Leonardo da Vinci ritorna in Italia in esposizione permanente nella città di Volterra, Un oggetto unico al mondo!

Il falso Estratto del Camerotto di Volterra
Curzio Inghirami si è divertito molto a burlarci con questo suo documento. Tanto serio e accurato da sembrare vero, e invece è una supercazzola tutta volterrana.

Il Fascismo arriva anche in città
I volterrani da secoli, si sono sempre distinti nelle battaglie per la giustizia e la libertà e da sempre si è discusso di politica qui sul Poggio. Corrono gli anni venti del fascismo.

Bella Che l’hai!
Volterra amante del vino. Spassoso seguito di Bacco in Toscana, l'amore per il vino e le più belle macchiette di una Volterra d'altri tempi.

Bacco in Volterra
Un breve componimento poetico in ottonari dall'andamento colorito e spumeggiante come il vino appena spillato, per rendere omaggio ai più famosi bevitori e briachi di Volterra.

Il Mercato di Volterra
Cosa è cambiato rispetto a ieri? Testimonianza del mercato di Volterra nel corso della storia. I cambiamenti attraverso una fonografia dialettale locale piena di ricordi felici e vivaci.

9 luglio, la liberazione della città
La cronaca della liberazione della nostra città si svolge nell’arco di una giornata, quello più saliente che riguarda la nostra Nazione in poco più di 90 ore.

Mommialla e le miracolose acque
«Va' a lavatti e' piedi a Mummialla!». Un luogo da riscoprire è senz'altro l'antichissimo borgo di Mommialla, precedentemente facente parte del territorio volterrano,

I Cento Giorni della Mano Nera
In un piacevolissimo romanzo autobiografico, Igino Genovini ci fa rivivere, come per miracolo, nella Volterra degli anni venti. Un resoconto finale e note del libro.

I ragazzi dello Zenit
Il nascente complesso fu chiamato immodestamente "Zenit". L'omissione dell'acca finale fu l'unica concessione alla nostra reale statura d'orchestra!

Un etrusco a quota meno tre zero zero!
Un pezzo di Volterra naviga a quota “ meno tre...zero...zero!”; ha partecipato a tutte le attività operative e ricreative del sommergibile Primo Longobardo.

Le saline da regalia vescovile a monopolio comunale
La trasformazione della dogana del sale a Volterra nel medioevo, passando dal controllo regalizio dei vescovi alla gestione monopolistica del Comune.

Il braccio volterrano
Nel medioevo le misure lineari non erano in metri, ma in braccia o in canne; ogni città aveva la sua unità di misura e per tal motivo imperava un grande disordine su questo campo.

Don Luigi Pedussia
Prete tenace che aveva turbato il quieto vivere di tanta gente arretrata o addormentata. Centinaia di volterrani, allora ragazzi, ricordano con simpatia ed affetto il don Pedussia della loro gioventù.

I primi interventi del sottocomitato della Croce Rossa
La Croce Rossa di Volterra iniziò la sua attività nel 1910 sotto la presidenza del cavalier Ciapetti che per il successo dei sodalizi impegnò tutto se stesso e la sua famiglia.

La Cucina Economica
Il Pio Istituto aprì una cucina popolare economica allo scopo di fornire alla classe lavoratrice meno agiata cibi preparati secondo le regole dell’igiene domestica al puro prezzo di costo.

Il processo degli alabastrai
Grazie a Dio niente di tragico; si volle soltanto ottenere con la forza quello, che il flusso naturale del commercio, l'umanità e la giustizia non erano stati in grado di concedere.

Giuseppe (Beppe di Berignone) Moretti
Il cacciatore numero uno di tutto il Volterrano, l'uomo che vantava di non aver mai fatto una «padella». Un simbolo, una figura rappresentativa di tutta la collettività dei cacciatori.

Ma nel ’43 o nel ’44?
Puntuali come una febbre del fieno, appena riviene Maggio, rièccoteli fuori, i ricordi. Ma di anno in anno, e ormai ne son passati parecchi, sempre più labili e rimpiccioliti.

Ospiti volterrani ai tornei di Massimiliano II d’Asburgo
Il Vinta, l’8 marzo 1570, descrisse in una lettera diretta a sua altezza le spettacolari giostre promosse dall’imperatore Massimiliano II d’Asburgo nella città di Praga.

Una città che non esiste più
Fra gli ultimi di maggio e i primi di giugno i volterrani erano chiamati a celebrazioni civili e religiose, che potevano considerarsi come l'esplosione gioiosa per il lungo silenzio invernale.

L’Epilogo della Banda Partigiana di Ariano
Durante un attacco ad una colonna motorizzata dell'esercito germanico vengono catturati nel mese di aprile quattro partigiani. Dopo essere barbaramente torturati, furono infine fucilati.

L’ospedale Psichiatrico e Civile durante la guerra
Anche l'ospedale psichiatrico di Volterra, ai primi di luglio del 1944, si trova al centro dei combattimenti che causano al suo interno 9 morti e 40 feriti.

L’affare Dumesnil
Un vescovo di Volterra imprigionato per 33 anni. Caliamoci nel clima della Toscana del 1700, in una eterna lotta tra Stato e Chiesa

La potente famiglia volterrana dei Belforti
Villani, narra di “Come Messer Attaviano Belforti si fece Signore di Volterra”. Non tutto il racconto è veritiero; è una fonte di parte fiorentina e non potevano dire tutta la verità sulla faccenda.

La vecchia diligenza
I legni per i due servizi comunali erano almeno otto ed esplicavano il servizio per Colle Val d'Elsa e per la stazione ferroviaria di Volterra; la quale, a quei tempi, faceva scalo a Saline.

Tebaldo (Castello) Bartolucci
Per molti anni Don Castello è stata una figura popolarissima. Il suo vero nome: molto reverendo don Tebaldo Bartolucci, parroco di Villamagna.

Andrea Ghetti
Andrea Ghetti: Un nome per l’Istituto Magistrale, pedagogista, profeta di tempi nuovi perseguitato e imprigionato dalla Inquisizione.

Autonomismo Comunale ed Egemonia Fiorentina
Cercheremo di individuare le linee di fondo dei rapporti tra Firenze e Volterra.

Il Pio Istituto dei Buonuomini
L'Istituto dei Buonomini di S. Michele di Volterra fu fondato il 26 settembre 1553 in seguito al lascito testamentario di Giusto Turazza. Il compito dell'Istituto era quello di assistere i poveri e i miserabili.

The strange history of the last Jews in Volterra
The vicissitudes of the last Jews in Volterra between the end of the 15th century and the beginning of the 16th century, their conversion and the way they lived after accepting baptism.

Una passione amorosa di Stendhal
Una sfortunata avventura amorosa di Stendhal a Volterra. Il celebre autore de Il rosso ed il nero e de La Certosa di Parma si è ritrovato a visitare la città all'età di 36 anni.

Siviero e la Madonnina del Conservatorio
Grazie a Rodolfo Siviero, 007 italiano più noto del secolo scorso, preziose opere ritornarono in Italia e tra queste una piccola tavola volterra a tempera, ora esposta a Firenze.

Il Testamento di Giusto Turazza
Giusto Turazza fondatore del Pio Istituto dei Buonuomini, la sua vita in breve e il corposo e particolare testamento con le sue ultime volontà. Una lettura di curiosità!

Gli evasi del Mastio
L’evasione di Giuseppe Parenti, Oscar Scarselli e Giovanni Urbani dal famigerato Mastio di Volterra; la mirabolante impresa di due anarchici e un'acrobata.

Quando Ferrucci battè moneta
Tra i molteplici atti di Francesco Ferrucci la coniazione di una tipologia monetale è, forse, la meno nota ai più, ma non per questo la si può tralasciare.

Mattia Damiani
Tra i letterati che si dilettano di scienza occupa un posto di un certo rilievo anche il poeta volterrano Mattia Damiani, amico del Metastasio.

Pievano volterrano a Popiglio
Nel piccolo centro situato nella valle della Lima sulla montagna pistoiese, il volterrano Baldassarre dei Bardini divenne pievano della chiesa di Santa Maria Assunta.

Eccidio di Spedaletto
Un evento che mise in angoscia l'intera comunità volterrana: l'assassinio di tre contadini residenti in tre poderi della fattoria di Spedaletto. L'eccidio del 1951.

Lorenzo Lorenzini
“Oggi c’è un bel solicello, ragazzi, si fa lezione fuori” e tutti di corsa tra urla di gioia a tirar giù dall’attaccapanni golfetti e giacchini sdruciti; ce li infilavamo sopra il giubbottino blu, perchè allora, anni cinquanta, si andava a scuola in divisa, e via dietro…

I lecci di San Girolamo e l’albero della libertà
Un leccio del bosco di San Girolamo in mezzo alla Piazza dei Priori, un albero della libertà dopo la fuga di Leopolodo II di Toscana e l'insediamento al governo del Guerrazzi.

Giovan Francesco Pagnini
Un volterrano ingiustamente trascurato dagli scrittori di storia locale. Economista illuminista nella Toscana dei Lorena del '700: il Giovan Francesco Pagnini.