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Dicembre 5, 2019 20:14 local time
Il Battistero è un edificio a pianta ottagonale collocato al centro della piazza di fronte al Duomo.
La prima attestazione di questo edificio sacro è del 989, ma non sappiamo se esistesse già prima di questa data; la costruzione attuale dovrebbe invece essere databile al XII secolo.
Le pareti del Battistero sono a faccia vista in pietra a filaretto con conci regolari su tutti i lati. II tetto, recentemente restaurato, è a cupola: la facciata principale è realizzata con fasce marmoree bianche e verdi alternate, al centro vi si trova un portale riccamente decorato.
Alla destra del portale del Battistero è stata murata una lastra marmorea di forma rettangolare divisa in due parti. Sulla destra è scolpito uno scudo che riporta lo stemma della famiglia della Gherardesca, sulla sinistra si trova invece una lunga iscrizione che commemora l’accorpamento del comune rurale di Monte Voltraio a Volterra e la costruzione della pieve e della torre poste nel Balco del detto castello.
Gli interni sono veramente affascinanti.
Nel centro delle pareti si aprono, distribuite su due piani, due finestre a feritoia coperte da arco a tutto sesto, mentre nella parete opposta a quella dell’ingresso e in quella ortogonale a destra, vi sono altre due porte.
Sopra la porta aperta nella parete ortogonale, nella lunetta in marmo che racchiude lo spazio fra l’architrave e l’arco, vi sono due croci incavate e riempite di laterizio, con un effetto cromatico che mette in evidenza la croce rossa sul campo bianco: sulla pietra di colmo dell’arco sono scolpite due teste maschili. In questa stessa parete vi sono numerose pietre che recano incisi stemmi e croci. Altre due croci le ritroviamo anche ai lati della porta posteriore, oggi murata.
La cupola è stata costruita nella prima metà del XVI secolo, originariamente era coperta da lastre di piombo e sormontata da una guglia con croce; le lamine di piombo poi vennero sostituite con embrici in terracotta alla metà del Settecento, come suggerisce un'epigrafe collocata all’interno.
Nel Seicento le pareti dell’edificio furono ricoperte di decorazioni a stucco secondo la moda dell’epoca e nel Settecento il pavimento venne ricoperto di mattonelle di marmo a scacchi bianchi e azzurri.
Alla fine dell'Ottocento il battistero fu interessato da numerosi lavori di restauro: il tetto a cupola, troppo pesante, rischiava di far cedere le pareti, fu pertanto deciso di sopraelevare le pareti esterne. In quell’occasione furono demoliti tutti gli interventi che avevano trasformato l’interno dell’edificio nei due secoli precedenti. Sotto il pavimento settecentesco comparve quello originale e, dopo avere eseguito alcuni saggi, fu ritrovato un pozzetto quadrato di 70 cm. di lato col relativo cunicolo di scarico dell’acqua, corredanti l’antico fonte battesimale.
Alla metà del Novecento si dovette far fronte ad una nuova minaccia di cedimento strutturale. L’intervento compiuto non vide seguito il suggerimento allora proposto dall’architetto Alfredo Barbacci che consigliò di demolire la sopraelevazione ottocentesca, in quanto fonte di gravi danni; lo stesso architetto aveva predetto che, se non si fosse provveduto in tal senso, nell’arco di settanta anni sarebbero stati necessari nuovi lavori. E infatti pochi anni fa il Battistero ha subito un altro intervento di restauro al tetto.