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Dicembre 8, 2019 09:35 local time
Dalla fine degli anni Ottanta, all'interno della Casa Torre Iacovazzi dimora il ristorante pizzeria gestito dalla famiglia Vigilucci. Il locale, inserito piacevolmente a pochi metri da Piazza dei Priori e dalle vie principali del centro storico, si dispone su due sale medievali e negli esterni di Vicolo Falconcini.
E´ il locale ideale per gustare le specialità della cucina volterrana accompagnate da una vasta scelta di vini locali e dai dolci che sono rigorosamente fatti in casa. Tra le varie cose che li contraddistinguono possiamo evidenziare l´utilizzo, nella loro cucina, di prodotti provenienti dal nostro territorio, ad esempio olio di oliva, formaggi, tartufo e vini.
L´esperienza dei titolari e la gestione familiare di lunga data rendono il locale accogliente, ricco di particolari e con un menù che si può adattare a tutte le esigenze; dai gruppi, piccoli pranzi o cene tra amici, piatti per celiaci e vegetariani.
Un luogo ottimale se al buon cibo si vuole abbinare una vista al medioevo.
All’inizio del vicolo mozzo dei Falconcini si individuano i resti di alcune case torri che costituivano il sistema difensivo medievale dell’incrociata dei Marchesi, si trattava di una serie di torri del XIII secolo poste in posizione strategica fra le contrade di Piazza e di Castello. In alcune cantine di questi edifici è ancora possibile vedere i silos sotterranei per il grano che servivano come scorta di cibo per le famiglie che abitavano le torri soprastanti.
Poco più in dentro è presente un pianerottolo coperto con un tetto sostenuto da mensole in pietra, esso segna l'ingresso secondario de Il Poggio sviluppato tramite una breve scala parallela alla parete. L’insieme, coreograficamente molto bello, è stato realizzato nel secondo dopoguerra con uno stile architettonico che non fa parte della tradizione edilizia volterrana.
I tavolini presenti ai piedi della scalinata, in questo bellissimo scorcio, possono essere occupati nel caso tu volessi mangiare all'aperto, altrimenti meglio raggiungere l'accesso primario situato dalla parte opposta, in Via Porta all'Arco: mangiare dentro è altrettanto affascinante, gli interni sono una vera chicca.
All’inizio del vicolo mozzo dei Falconcini si individuano i resti di alcune case torri che costituivano il sistema difensivo medievale dell’incrociata dei Marchesi, si trattava di una serie di torri del XIII secolo poste in posizione strategica fra le contrade di Piazza e di Castello. In alcune cantine di questi edifici è ancora possibile vedere i silos sotterranei per il grano che servivano come scorta di cibo per le famiglie che abitavano le torri soprastanti.
Poco più in dentro è presente un pianerottolo coperto con un tetto sostenuto da mensole in pietra, esso segna l'ingresso secondario de Il Poggio sviluppato tramite una breve scala parallela alla parete. L’insieme, coreograficamente molto bello, è stato realizzato nel secondo dopoguerra con uno stile architettonico che non fa parte della tradizione edilizia volterrana.
I tavolini presenti ai piedi della scalinata, in questo bellissimo scorcio, possono essere occupati nel caso tu volessi mangiare all'aperto, altrimenti meglio raggiungere l'accesso primario situato dalla parte opposta, in Via Porta all'Arco: mangiare dentro è altrettanto affascinante, gli interni sono una vera chicca.
La reception dell'Albergo Diffuso si trova in Via Porta all'Arco. Via della Porta all’Arco costituisce il primo tratto di un percorso viario che attraversa Volterra in direzione Sud-Nord. E' uno dei percorsi stradali più antichi dell’intera città e corrisponde a una parte del Cardo Maximus: la strada attraversava in direzione Nord-Sud la città antica seguendo l'antico tracciato di Via Porta all’Arco, Via Matteotti, Via Guarnacci e Via di Porta Diana; ancora oggi alle estremità di questo asse stradale si trovano le uniche due porte etrusche che si siano conservate a Volterra: la Porta all’Arco, che segna il margine Sud e la Porta Diana, posta all’estremità Nord.
Porta all’Arco costituisce il principale monumento architettonico di questa via. La porta, che si apre nel lato Sud delle mura, è caratterizzata da una copertura formata da un arco in conci di pietra decorato da tre teste inserite nella sua struttura.
Oltre ad avere una struttura inconsueta, il mistero che circonda questo monumento è dovuto anche al fatto che non sappiamo cosa rappresentino le tre teste che decorano l’arco.