Anche l'ospedale psichiatrico di Volterra, ai primi di luglio del 1944, si trova al centro dei combattimenti che causano al suo interno 9 morti e 40 feriti.
Villani, narra di “Come Messer Attaviano Belforti si fece Signore di Volterra”. Non tutto il racconto è veritiero; è una fonte di parte fiorentina e non potevano dire tutta la verità sulla faccenda.
I legni per i due servizi comunali erano almeno otto ed esplicavano il servizio per Colle Val d'Elsa e per la stazione ferroviaria di Volterra; la quale, a quei tempi, faceva scalo a Saline.
L'Istituto dei Buonomini di S. Michele di Volterra fu fondato il 26 settembre 1553 in seguito al lascito testamentario di Giusto Turazza. Il compito dell'Istituto era quello di assistere i poveri e i miserabili.
L’evasione di Giuseppe Parenti, Oscar Scarselli e Giovanni Urbani dal famigerato Mastio di Volterra; la mirabolante impresa di due anarchici e un'acrobata.
Tra i molteplici atti di Francesco Ferrucci la coniazione di una tipologia monetale è, forse, la meno nota ai più, ma non per questo la si può tralasciare.
Nel piccolo centro situato nella valle della Lima sulla montagna pistoiese, il volterrano Baldassarre dei Bardini divenne pievano della chiesa di Santa Maria Assunta.
Un leccio del bosco di San Girolamo in mezzo alla Piazza dei Priori, un albero della libertà dopo la fuga di Leopolodo II di Toscana e l'insediamento al governo del Guerrazzi.
Un volterrano ingiustamente trascurato dagli scrittori di storia locale. Economista illuminista nella Toscana dei Lorena del '700: il Giovan Francesco Pagnini.
Le disgrazie dal 1742 al 1743, un anno nero per Volterra. Prima le turbolenze del terremoto, poi le fameliche locuste. Come se non bastasse, pure la peste.
Una terra sbranata dalle unghiate furibonde della guerra: sui bordi della strada i carri armati apparivano già calcinati dal sole, le fiamme, la polvere.
Raccontare il passato in prima persona, specialmente per chi non l'ha mai vissuto, è il modo migliore per ripercorrere le tragedie della nostra storia. Volterra ne ha una per noi!
Venuto più volte a Volterra per verificare le condizioni della fortezza trascurata da diverso tempo, Cosimo de' Medici se ne approfitta per visitare anche la vicina Montecatini.
La popolarità del culto a Ottaviano si mantenne in città nei secoli e il 21 settembre 1761 se ne volle solennizzare la festa dopo 12 anni di pausa con il dramma musicale l’«Eroe Cinese».
I monaci e i sacerdoti dell'Abbazia di San Giusto e le spese per le cerimonie pubbliche che si tenevano prima della caduta della chiesa nella voragine del Botro.
La banda di Volterra mandata in soccorso di Piombino che stava per essere attaccata dalla flotta ottomana del feroce Khayr al-Din detto il Barbarossa, alleato dei francesi.
A Torino, tra carte di antiquariato, è comparso questo invito «Alle donne volterrane», che evidentemente deve essere stato distribuito od affisso alle cantonate di VoIterra nel maggio 1848. Un volantino di altri tempi!
Un eponimo con Giovanni Inghirami sulla Luna. Un cratere e la valle adiacente prendono il suo cognome per il merito di essere stato un incredibile astronomo. Ma dove sono effettivamente situati?
La peste che infierì a Volterra e nei Borghi nel 1631 provocò più di millecento morti. Una tragedia che colpì anche monna Ansidonia, protagonista di questa cronaca storica.