Categoria: Polemologia


I giocatori di toppa
Durante la guerra, a Volterra un allarme partigiano portò all’arresto di quattro amici che giocavano a carte. Solo l’intervento del Capoguardia, tra l'altro di camicia nera, li salvò.

I cannoncini appiattati dietro l’Ospedale Psichiatrico
Tre cannoncini, nascosti dietro i padiglioni dell'Ospedale Psichiatrico, sparavano senza sosta verso il fronte americano, protetti dall’idea che un ospedale non sarebbe mai stato colpito.

La disperazione civile durante la Grande Guerra
I soldati transitavano per le vie della città con un fiore rosso sulla bocca della canna del fucile, cantando con forzata allegria. Durante la guerra gli effetti portarono una grande carestia.

La storia del C.L.N. di Volterra
Scopri i verbali ritrovati del Comitato di Liberazione Nazionale di Volterra e il loro impatto storico sulla Resistenza durante la Liberazione sin dalle sue origini

L’ingerenza imperiale del Maramaldo
Francesco Ferrucci entrò a Volterra chiamato dal Commissario Bartolo Tedaldi per assumere il controllo della città. Volterra, sotto il controllo delle forze imperiali, resistette con scarsi successi, con perdite significative e scontri violenti. Dopo la resa, Ferrucci impose severe misure di…

Nel segno della peste
Fabrizio Maramaldo, venuto a sapere della partenza di Francesco Ferrucci da Volterra per attaccare la Firenze imperiale, si diresse verso Pisa per intercettarlo. Scoprendo che Ferrucci era già arrivato a Pisa, Maramaldo attraversò l’Arno e si accampò a Pescia. Ferrucci, rimasto a Pisa per…

Il canto del ferro e del fuoco del Ferrucci
La sera del 26 aprile 1530, Francesco Ferrucci fece il suo ingresso nella cittadella di Volterra con tredici bande: circa 1100 soldati e 300 cavalieri al suo seguito. Il Commissario Bartolo Tedaldi lo aveva convocato per assumere definitivamente il controllo della città di Volterra. Ferrucci,…

Gli effetti della guerra di Firenze
Nella guerra tra la Repubblica di Firenze e le forze imperiali e papali a favore dei Medici Volterra divenne un campo di battaglia estremamente duro.

Le scaramucce tra la Città e la Cittadella
Quando il Commissario Tedaldi si trasferì nella cittadella a causa delle continue minaccie delle bande imperiali, Volterra dovette ammettere di aver perso ogni speranza di resistere ai soldati nemici. Per evitare ulteriori conseguenze catastrofiche, la città si arrese all’imperatore Carlo…

Lo scacco dei Medici
Volterra, dopo aver respinto con successo le forze imperiali del Principe d’Oranges, si trovava in un delicato equilibrio di autonomia e fedeltà alla Repubblica di Firenze. Tuttavia, nel novembre del 1529, Giovan Covoni, commissario della Repubblica, decise di intervenire direttamente…

Il fallito blitz alla Caserma
Il C.L.N. fu definitivamente costituito nel dicembre 1943. In un clima ormai disperato, la necessità assoluta di ottenere armi per una formazione partigiana rappresentava una preoccupazione costante per il C.L.N., che doveva anche affrontare altri problemi sempre più pesanti e gravi. Numerosi…

Fascisti e carabinieri
Un episodio di prima metà secolo scorso tra fascisti e carabinieri. Un ritorno indietro nel tempo nel bar della Marianna.

La ribellione della nobiltà volterrana
Verso la fine del 1333, in occasione delle nuove elezioni, i popolani, che ormai prevalevano negli incarichi per il governo della città, pensarono di eliminare del tutto la partecipazione della nobiltà dall'amministrazione della cosa pubblica.

I cavalieri volterrani appartenuti all’Ordine di Santo Stefano
Il “Sacro Militare Ordine Marittimo dei Cavalieri di Santo Stefano” venne istituito dal Duca di Toscana Cosimo I. Numerosi i volterrani che ne hanno fatto parte; qui l'elenco completo.

Il salvataggio della Porta all’Arco
Una testimonianza sul salvataggio della Porta all'Arco, murata per evitare che i tedeschi la distruggessero durante la seconda guerra mondiale.

Tumulti popolari alla fine del Dugento
La nascita del Comune fu un grande passo in avanti per quasi tutte le classi sociali; solo la bassa plebe rimase sempre alla mercé di interessi contrastanti. Si verificarono dunque vari moti di sollevazione popolare.

I giorni del Terrore
L'informazione pervenuta, concisa come un telegramma, trattava di un crollo avvenuto nel Borgo, di gente sorpresa nel sonno, travolta e sepolta sotto le macerie, di soffocate invocazioni di aiuto.

Fine dell’incubo
L'emozione di quella domenica, nove di luglio del 1944 fu così intensa da impedire anche alle menti più ordinate di conservare una giusta sequenza degli episodi, cronologicamente disposti. Ci proviamo.

Difficoltà finanziarie al terzo ingresso delle truppe francesi in città
I Volterrani cacciarono i Francesi. Tuttavia quando ritornarono non ci fu «liberté, fraternite, égalité» per nessuno.

L’importanza strategica di Volterra nella WWII
Il giorno della liberazione della nostra città da parte delle truppe alleate, originò un esplosione di gioia, riaccese le speranze e ridette un impulso di vitalità. Cercheremo di rispondere ad alcune domande precise di quel periodo.

Tre lunghi momenti di ieri
Quella fine di giugno del 1944 vedeva gli eventi precipitare con l'inesorabilità di una macina da mulino e tutta la gente, anche quella minuta, presentiva grandi cose imminenti, ma lo scoppio della caserma fu inaspettato.

I tedeschi sono andati! Ma sarà proprio vero?
Stava arrivando l'ottimismo di quanti potevano ancora credere che il peggio fosse ormai passato e che, da un momento all'altro dalla spalletta dei Ponti si sarebbero potuti ammirare i tedeschi in fuga e gli alleati in arrivo.

Echi e commenti del “Sacco di Volterra” nelle opere di scrittori contemporanei
Per avere un'idea dell'enorme impressione che il sacco suscitò nell'opinione pubblica contemporanea bisogna ricorrere ad alcuni testi.

Che cosa perdettero i volterrani nel sacco del 1472
Molto hanno discusso gli storici sulle responsabilità di Lorenzo nella faccenda del sacco. Forse è più idealizzato e magnificato più di quanto lo fosse veramente.

Le vicende e le tensioni sociali dall’introduzione del Catasto
Una situazione molto problematica, la Volterra del 1429 vive fatti molto gravi e ne risente per le ribellioni del popolo nei confronti dei supervisori fiorentini.

La guerra del 1254 contro Volterra
Causa? Il morbo deIl'epoca! Lotta spietata tra Guelfi e Ghibellini. I Guelfi impongono ai Ghibellini l'allontanamento da tutte quelle città in cui essi abbondavano, sicchè arrivano alle porte della nostra città a far danno.

I balestrieri della città
Le riforme popolari volterrane del 1320, che fissano a seicento uomini le masnade permanenti cittadine, e a mille gli armati di contado pronti alla chiamata ci informano che un quarto della forza volterrana è costituita da balestrieri.

XXIII Brigata Garibaldi
Ci si chiederà perché solo ora e cioè dopo tanti anni si senta ancora il bisogno di rendere la propria testimonianza sulla storia della XXIII bis Brigata Garibaldi "Guido Boscaglia". Molto è già stato scritto su questo argomento.

Dei ribelli e dei briganti
Esclusa quella del 2017, l'ultima vera evasione che fece tanto scalpore fu quella della banda dello Zoppo; un'evasione che fece epoca, in quanto era notorio che dalla fortezza medicea non era facile svignarsela. Erano gli anni Venti del Novecento.

Le Operazioni Militari della Seconda Guerra Mondiale
Si erge solitaria su una elevata schiena collinare, controllando strade importanti che dalla città si dipartono verso i quattro punti cardinali. Questo ne fece, durante l'ultimo conflitto mondiale, uno degli obiettivi principali della offensiva americana del luglio 1944.

Consigli ai ribelli e agli sbandati
Non sembri retorica il ricordare alcuni aspetti della vicenda bellica, anzi della più cruda guerra civile che fascisti repubblichini e nazisti misero in atto nelle nostre contrade.

Sotto un cielo di proiettili
Le cannonate arrivavano vicino a noi e aprivano buche nel terreno, con zampillo di terra; l'areo mitragliava bassissimo e ogni volta ci distendevamo a testa in giù con la faccia spiaccicata nelle zolle cretose.

Le violette di sotto San Giusto
Non c'è inizio di primavera che non mi riporti agli occhi della mente le violette di sotto San Giusto, quelle che fiorivano lungo la scorciatoia che si apriva sulla sinistra andando verso Volterra.

La signoria familiare dei Belforti
Un esperimento di signoria familiare: i Belforti di Volterra. Saggio completo tratto da una relazione del convegno su «Esperienze di potere personale e signorile nelle città toscane (secoli XIII-XV)»

Liberatori e “Segnorine”
Uno spassoso e allo stesso tempo amaro episodio della seconda guerra mondiale che si svolse tra le vie della città, all'arrivo degli americani il 10 di Luglio nel 1944.

9 luglio, la liberazione della città
La cronaca della liberazione della nostra città si svolge nell’arco di una giornata, quello più saliente che riguarda la nostra Nazione in poco più di 90 ore.

Un etrusco a quota meno tre zero zero!
Un pezzo di Volterra naviga a quota “ meno tre...zero...zero!”; ha partecipato a tutte le attività operative e ricreative del sommergibile Primo Longobardo.

L’Epilogo della Banda Partigiana di Ariano
Durante un attacco ad una colonna motorizzata dell'esercito germanico vengono catturati nel mese di aprile quattro partigiani. Dopo essere barbaramente torturati, furono infine fucilati.

L’ospedale Psichiatrico e Civile durante la guerra
Anche l'ospedale psichiatrico di Volterra, ai primi di luglio del 1944, si trova al centro dei combattimenti che causano al suo interno 9 morti e 40 feriti.

La potente famiglia volterrana dei Belforti
Villani, narra di “Come Messer Attaviano Belforti si fece Signore di Volterra”. Non tutto il racconto è veritiero; è una fonte di parte fiorentina e non potevano dire tutta la verità sulla faccenda.

Autonomismo Comunale ed Egemonia Fiorentina
Cercheremo di individuare le linee di fondo dei rapporti tra Firenze e Volterra.

I lecci di San Girolamo e l’albero della libertà
Un leccio del bosco di San Girolamo in mezzo alla Piazza dei Priori, un albero della libertà dopo la fuga di Leopolodo II di Toscana e l'insediamento al governo del Guerrazzi.

Quei giorni di Maggio
Una terra sbranata dalle unghiate furibonde della guerra: sui bordi della strada i carri armati apparivano già calcinati dal sole, le fiamme, la polvere.

La guerra è alle porte
Raccontare il passato in prima persona, specialmente per chi non l'ha mai vissuto, è il modo migliore per ripercorrere le tragedie della nostra storia. Volterra ne ha una per noi!

Duca Cosimo in visita alla Fortezza Medicea
Venuto più volte a Volterra per verificare le condizioni della fortezza trascurata da diverso tempo, Cosimo de' Medici se ne approfitta per visitare anche la vicina Montecatini.

La storica impresa di Piombino
La banda di Volterra mandata in soccorso di Piombino che stava per essere attaccata dalla flotta ottomana del feroce Khayr al-Din detto il Barbarossa, alleato dei francesi.

Alle donne volterrane
A Torino, tra carte di antiquariato, è comparso questo invito «Alle donne volterrane», che evidentemente deve essere stato distribuito od affisso alle cantonate di VoIterra nel maggio 1848. Un volantino di altri tempi!