Quando nel 1891 pubblicai la versione precedente di questo scritto, considerai la storia della Strega Santa, nella forma in cui mi era stata riferita, come un racconto completo e coerente fedelmente tramandato di generazione in generazione. Invecchiando, però, mi accorsi come la storia con cui ero cresciuto si dimostrasse più profonda di quanto in realtà fosse.

Nella seconda metà del 1990, pubblicando due libri editi da Llewellyn, reintrodussi nuovamente il racconto della Strega Santa. In questa rivisitazione, la storia del mio libro pubblicato nel 1981 era quasi praticamente la stessa; le uniche modifiche, infatti, andarono a migliorare solo lo stile di scrittura e la sintassi. Furono semplici cambiamenti, ma mi portarono a riflettere sulla crescita della comprensione di un autore che acquisisce con il passare del tempo, così come con l’esperienza può raggiungere nuove brillanti intuizioni.

Nel corso degli anni di intuizioni ne ebbi molte. Alcune giunsero al seguito di una acquisizione di ulteriori informazioni e approfondimenti per mezzo dei miei insegnanti. Altre provenirono da discussioni con persone di altre tradizioni che ho considerato assolutamente i pezzi mancanti del mio puzzle. Di sicuro compresi che c’era molto da scoprire dagli altri italiani nativi e praticanti la stregoneria esterni dalla mia linea di famiglia.

Ora, quel che penso, è che la storia di Aradia è una entità viva e si evolve attraverso i bardi che si preoccupano da sempre di raccontarla. E’ ispirata e diretta da forze dell’Altromondo e non può essere vincolata sulla carta, perchè la sua narrazione appartiene al respiro di un vero spirito e non a qualsiasi persona o tradizione. Infatti, è come quando noi pronunciamo una parola: una volta espressa, non saremo mai capaci di controllarla; sospesa in aria è in attesa di essere capita come vogliono comprenderla coloro che la ascoltano. E’ con questa eredità, o con questo lignaggio spirituale della tradizione, che offro la seguente e nuova interpretazione di “The Book of Holy Strega”.

La storia della Strega Santa è importante per me, è stata una parte intima del mio cammino spirituale in questa vita, e sento di essere cresciuto anche grazie ad essa. La leggenda della Strega Santa è veramente un qualcosa in cui credo e crederò per molti anni della mia esistenza. Si mostra come una grande luna: prima cogli il segno della sua lama di luce argentea, poi seguendo quest’ultima verso il cielo recepisci la fonte che si rivela nella sua pienezza.

Quando si valuta la “autenticità” della leggenda della Strega Santa dobbiamo tener conto del fatto che la stregoneria italiana è stata a lungo una società segreta. E’ comune trovare una storia mitica all’interno di società segrete e solitamente serve a fornire una base su cui costruire i rituali, come i riti di iniziazione. Una storia mitica serve anche come modello da seguire attraverso il quale i vari insegnamenti, credenze e le pratiche possono essere organizzate e presentate come alcune regole ufficiali. Le regole da rispettare di solito si manifestano attraverso un libro o una serie di “lezioni di conoscenza” che trasmettono gli elementi religiosi e spirituali della tradizione in questione. Le storie mitiche contengono elementi simbolici che si riferiscono agli insegnamenti e alle pratiche mistiche della società segreta e spesso presentano anche una componente politica o un ruolo della società segreta in quanto contrasta con la società più ampia della cultura in cui si trova.

Nel caso del mito della Strega Santa, Aradia è nata il 13 agosto 1313. La data in questione è facente parte di un simbolismo numerico di natura mistica che collega la ragazza alla dea Diana. Nella storia dei tempi, il 13 agosto è stato per molti anni il giorno dell’antica festa dedicata alla dea Diana. Nelle credenze pagane e nella stregoneria il numero tredici è legato per molti elementi al simbolismo lunare. Si va dal fatto che ci sono tredici lune nuove o lune piene nel corso di un anno, al sistema numerico dei palazzi lunari. Ogni casa rappresenta una fase del percorso della Luna e, pertanto, corrisponde a circa tredici gradi di spostamento lungo l’ellittica del moto di rivoluzione lunare, iniziando dall’equinozio di primavera.

Il simbolismo del 1313 ha lo scopo di indicare la potenza raddoppiata della luna, e in questo vediamo il concetto della madre Diana e la figlia Aradia come valori gemelli di tredici accoppiati insieme. La presenza di questo simbolismo non significa automaticamente che Aradia non sia veramente nata nel 1313. Sono sicuro che qualche fanciulla sia nata nel corso dell’anno 1313, quindi non è impossibile che Aradia sia una di queste. È nata il 13 agosto dello stesso anno? Può sembrare ancora una ipotesi probabile, ma è importante o vitale che Aradia sia nata propria in questa data? No, non credo che lo sia.

L’elemento politico all’interno della storia mitica di Aradia pone in evidenza la disparità tra i ricchi e i poveri, disegnando un ritratto di persecuzioni e abusi di una fazione di una società verso l’altra. In un certo senso si tratta di una forma di interazione mistica del bene del male, tra la luce e le tenebre, tra il sole e la luna.

Come abbiamo già accennato, non è raro, in una società segreta, trovare riferimenti a testi sacri e segreti connessi con la setta. A volte questi appaiono nella forma di un libro, di una serie di pergamene, di un obelisco o di una tavoletta di smeraldo, di pietra o d’oro, ma nella leggenda della Strega Santa abbiamo a che fare con nove rotoli. Il numero ancora una volta è facente parte del simbolismo lunare: nove è una triplice forma del numero tre, e tre rappresenta il triformis dea della stregoneria: Ecate, Diana, e Proserpina. Perciò i nove rotoli, intesi come elemento mistico della leggenda di Aradia, rappresentano gli insegnamenti del culto lunare, i misteri associati alle tre dée e le varie connessioni alle loro relative credenze e pratiche di stregoneria.

Molti studiosi considerano la leggenda della Strega Santa come una parodia del racconto di Gesù. E’ vero, ci sono alcune somiglianze, ma generalmente le storie di avatar o di figure salvatrici si accomunano bene o male quasi tutte, a prescindere dalla zona del mondo in cui l’entità mistica appare. Nel caso della Strega Santa, infatti Aradia ha un gruppo di seguaci su cui contare, come i discepoli che affiancano Gesù. Lei compie atti di magia che spingono i suoi fedeli a immaginarla come una figura non di certo umana, e vediamo lo stesso tema nei racconti di Gesù sui miracoli che compiva. Infine, la Strega Santa si trova ad affrontare congiure e complotti, e proprio come è destinato Gesù, entrambi vengono arrestati e condannati alla morte. Riflettendo sulle similitudini, risulta assai probabile che nel corso delle generazioni la leggenda di Aradia sia stata influenzata dai comuni temi cristiani che al tempo popolavano le credenze delle persone e soprattutto di chi le raccontava, ma può anche essere vero che il tema affrontato è di per sé un modello letterario più antico e antecedente alla formulazione delle due storie di mistero di Gesù e di Aradia su cui entrambe si basano.

A onor dei miscredenti ci sono state anche delle accuse su di me, incolpandomi di essere l’autore dell’intera storia della Strega Santa; sono piuttosto lusingato, ma è completamente falso. Ammetto però che la mia mano nella sua presentazione ha creato una storia molto più coesa ed elaborata di quella che esisteva nella forma di come io l’ho avuta conoscenza. Con la stesura della mia ultima versione del librio “The Book of Holy Strega”, in un primo momento credetti che sarebbe stato facile separare ciò che avevo aggiunto alla trama delle versioni precedenti della storia, in termini di abbellimento sintattico, a ciò che già esisteva, ma successivamente compresi come questo sia più difficile di quanto si possa immaginare: il principale problema è che non possiedo più il materiale originale su cui ho lavorato e la mia intenzione di riprendere mano a questo progetto, quasi trent’anni dopo la visione di tale materiale, rende abbastanza incerto cosa di questa storia sia generata dalla mia immaginazione.

Sicuramente va tenuto a mente che la fraseologia del libro è la mia, è la mia voce che parla. Ho cercato di unire insieme il materiale originale scritto e orale con la mia visione e comprensione di ciò che è stato tramandato nel corso dei secoli. Con questo concetto ben chiaro, vi illustro, finalmente, la storia di Aradia come appare nel mito della Strega Santa.


ARADIA, LA NASCITA DELLA PRIMA STREGA

Aradia vide la luce tra le mani di una famiglia benestante e cattolica della città di Volterra il 13 Agosto 1313. Con il passare degli anni, crescendo, i genitori cominciarono a vedere in lei una grande spiritualità, tant’è che decisero di avviarla alla vita monastica, nonostante la zia, credente della Vecchia Religione pre cristiana, manifestasse soluzioni ben diverse.

Un giorno, ben lontano da quest’ultima decisione, capitò improvvisamente che la zia si dovesse occupare di Aradia, diventandone quindi la sua principale tutrice. Della zia, la bambina, ascoltava con grande interesse le favole che le raccontava; queste parlavano di dèi abbandonati e antichi spiriti, e seppur favole, nel fiore della sua giovinezza, Aradia riuscì a comprendere alcune verità che si nascondevano dietro a quelle storie.

Al tredicesimo compleanno Aradia fu iniziata dalla zia alla Vecchia Religione; da quel giorno la fanciulla si sentì risvegliare in corpo una forza incomprensibile, perchè inspiegabilmente cominciò a percepire altre realtà. più di chiunque altra, Aradia era la vera figlia dello Spirito: improvvisamente si rese conto di udire voci che solo i vecchi anziani conoscevano in passato.

Del grande senso di spiritualità che Aradia esprimeva sin da piccola, i genitori ne avevano un grande timore, ma da quando la figlia viveva con la zia, i suoi strani comportamenti erano andati decisamente aumentando; il timore passò alla vera paura. Solo da allora i genitori in cerca di risposte, spiandola, scoprirono la pericolosa realtà di Aradia: era stata avviata dalla zia alle antiche pratiche della stregoneria!


L’INIZIO DI UN VIAGGIO

Fu troppo per il loro cuore; la madre, adirata di fronte a questa triste evidenza, consegnò la figlia in mano a sacerdoti, affinché la correggessero e la convertissero al cristianesimo una volta per tutte. Tuttavia Aradia, sebbene fosse costretta a pregare per tutto il giorno per il credo dal quale si era allontanata, la notte, quando riusciva a rimanere sola, ritagliava un po’ del suo tempo per pregare Diana, proprio come le aveva insegnato la zia.

Una sera, un giovane tanto innamorato di Aradia, un conoscente sin dai tempi più innocenti, arrivò in suo aiuto e la liberò da quella infelice prigionia. Fuggirono verso Roma, lontano dalla terra natia, e giunti in città il ragazzo fece di tutto per garantire loro una vita dignitosa. Purtroppo le intenzioni di Aradia erano tutt’altre: nel cuore della ragazza non c’era alcun desiderio di diventare una moglie e né tanto meno di avere una casa.

Infatti Aradia amava viaggiare; cominciò a frequentare alcuni vagabondi, e alla notizia di un loro imminente pellegrinaggio verso terre ignote, una notte, decise di unirsi alla loro compagnia. Assecondando dapprima il loro viaggio, successivamente deviò il cammino verso il Lago di Nemi, chiamato altresì “Specchio di Diana”. Appena raggiunse i Colli Albani, ormai meta vicina al lago, sfiancata dal lungo viaggio, si sedette al riparo di un grande albero.

Improvvisamente nella sua mente una voce parlò: “Guarda attraverso il cielo, e scopri cosa hai scelto”

Aradia guardò verso l’alto: il cielo era completamente buio.

La voce sussurrò altre parole: “Ombra di Luna”.

Come la volta del tredicesimo compleanno, nuovamente qualcosa dentro di lei si svegliò. Guardando su dalla collina, improvvisamente comprese la bellezza della Creazione e l’uguaglianza di tutte le cose. Comprese le leggi che regolano la Natura, e con questa illuminazione aprì il suo cuore e la sua mente alla vastità di tutto quello che percepiva. Dinanzi a così tanta conoscenza, tuttavia Aradia vide anche l’oppressione dei popoli contadini.

Infine comprese la sua missione.

Al tempo di Aradia, molti schiavi contadini erano costretti a fuggire verso le colline e le foreste. Nascosti, soli e disagiati, si riunivano in bande come fuorilegge per sopravvivere. Aradia in preda alla compassione volle conoscere i loro dolori; li cercò a lungo, e una volta trovati, visse con loro per un lungo periodo nei boschi, nei pressi del lago di Nemi. In loro compagnia comprese interamente il dramma dei suoi compagni. Molti avevano sofferto persecuzioni dalla Chiesa, perché adoravano alla vecchia maniera. Altri erano stati fatti schiavi dai signori malvagi che detenevano il potere nel paese. Da questi fuorilegge Aradia venne a sapere anche di molte streghe in clandestinità.

Allorchè di fronte a un mondo così colmo di sofferenza, Aradia scese in villaggi e in città, al fine di dare speranza alla gente. Insegnò il popolo dicendo loro: “Benedetto chi è libero. Benedetti sono coloro che gioiscono di fronte alla verità e all’amore, e cercano di dimenticare ciò che è cattivo e sbagliato. Sappiate che lo Spirito veglia su di voi, e che lo spirito è l’amore. L’amore non punisce, nè ora nè mai. Non prestatevi alle costrizioni e alla paura. Benedetti coloro che hanno già accettato questo spirito: loro sono già i Figli della Terra che non odiano, né insegnano l’odio, che non hanno paura, nè insegnano la paura, che non costringono, nè insegnano la costrizione. Questi sono i veri Figli dello Spirito.”


I PRIMI SEGUACI

Aradia ben presto si circondò di seguaci, insegnò loro i misteri segreti delle antiche usanze che i loro antenati un tempo avevano abbracciato e rivelò loro la vera natura del nome Aradia, assegnatole in onore dell’antica figlia mitologica di Diana.

In realtà molte persone sapevano di Aradia già da molto prima che lei rivelasse il suo nome; la conoscevano sia nella sua città natale Volterra, che e a Benevento, ma dopo questa apparizione in pubblico, la sua fama si diffuse ben presto anche in altre regioni d’Italia; le persone arrivarono da ogni dove solo per ascoltare le sue parole e per unirsi a lei come suoi discepoli; insegnò, quindi, loro la dottrina della reincarnazione e le nozioni sugli antichi dèi, rivelò loro i segreti della terra e la conoscenza degli antichi insegnamenti.

Aradia si rivelò troppo potente e persuasiva: i sacerdoti la videro come un pericolo per la comunità cristiana e cominciarono a tramare contro di lei complotti affinchè venisse bloccato il suo operato di conversione. Infine fu arrestata per eresia e rinchiusa in prigione. Dovette subire umiliazioni e torture, ma poichè i funzionari ecclesiastici continuavano ancora a temere la sua popolarità fra i contadini e la gente povera decisero di condannarla a morte.

Quando arrivò il giorno del giudizio i sacerdoti ordinarono alle guardie carcerarie di portare Aradia al loro cospetto, purtroppo con grande sorpresa questo non fu possibile: la cella dove stava reclusa risultò vuota!

Di lei non si seppe più nulla fino a che non fu nuovamente avvistata a sud di Roma; Aradia continuò ad insegnare ai contadini e poveri come niente fosse. La gente si mostrò stupita, tutti credevano che fosse stata uccisa o imprigionata a vita! Appena la notizia della apparizione di Aradia verso Roma giunse alle orecchie dei soldati, essi si mossero nuovamente per arrestarla, tuttavia ogniqualvolta chiedevano informazioni circa la sua posizione, gli interrogati affermavano di non averla mai vista. Erano sicuramente di parte! Allorchè i sacerdoti ingaggiarono anche delle spie, camuffate da semplici contadini, con la speranza di scoprire più facilmente la posizione di Aradia.

In quello stesso mese alcune persone individuarono Aradia seduta con i suoi discepoli. Stava predicando come di consuetudine. La folla si avvicinò a lei, e così pure le spie che non si lasciarono sfuggire questo momento.

Aradia disse loro: “Benedetto sia lo spirito libero e coloro che amano senza profitto. Perché solo l’amore è la più grande aspirazione; è il dono degli Spiriti. Mai tradire un amore, né ingannare qualcuno negando ad esso qualunque cosa che secondo voi sarebbe benefica per la vostra crescita. Amatevi, abbiate cura per l’altro e per ogni cosa, con il cuore e l’anima di un poeta. Sforzatevi di vedere il mondo come fa l’artista. Andate, cercate e catturate la bellezza che c’è. E fate attenzione a non ferire nessuno di coloro che vivono in mezzo a voi, piuttosto amate e vivete, al massimo, nella consapevolezza e la compassione per le menti, i cuori e le anime di tutti coloro che stanno intorno a voi. Vivete in pace.”

La gente cominciò a mettere in discussione, parlando con l’uno e poi con l’altro, la figura di Aradia e i suoi insegnamenti. I suoi discepoli si avvicinarono a lei e le dissero: “Mia signora, alcuni dicono che sei una profetessa, e alcuni dicono che sei un Magus. Che cosa dobbiamo dire loro?”

Aradia raccolse una manciata di terra, e guardando la folla disse: “Io sono la Figlia del Sole e della Luna. Io sono la Terra. Io sono l’amore per la libertà che ho: l’amore degli dei. E chiunque crede in me, deve essere anch’esso un Figlio del Padre e della Madre che vivono in tutte le cose.”


LA TRAPPOLA

Una spia della Chiesa si avvicinò a lei e le chiese: “Signora, noi sappiamo che tu sei un santo, ci dicono che il tuo potere viene da Dio.”

Aradia rispose: “Anche se gli uomini sono soliti a venerare molti dei, in realtà è Uno, che è in molti. Un uomo nella sua vita è chiamato con molti nomi. Alcuni possono conoscerlo come un padre, o un amico. Per alcuni può essere un nemico o un fratello, e per altri un cugino. Ma non è per caso il solito uomo?”

Un’altra spia le chiese: “I sacerdoti ci dicono che Dio è maschio, e che le donne devono sottostare all’uomo. Che ci dici a riguardo?”

Aradia rispose: “La Natura non vuole forse mostrarci che tutto è uguale? Nella flora e nella fauna, non vi è maschio o femmina. Non vi è disparità. Chi di voi può veramente dire di essere superiore a qualcun altro? Riflettete, non potreste esserlo senza considerare l’esistenza dell’altro.”

Dopo questo un discepolo chiese: “Signora, se tutto è come ci dici, perché allora i sacerdoti non ce lo hanno mai rivelato?”

Aradia rispose: “Questi sacerdoti dicono quello che gli è stato detto di dire. E’ tra coloro che sono al di sopra dei sacerdoti che la verità è conosciuta; purtroppo questa è nascosta, perchè coloro che, avidi e assetati di potere, traggono profitto dalla Chiesa non hanno interesse di rivelare la Verità. Infatti è più facile per loro controllare i fedeli tramite falsi insegnamenti, che limitare e minacciare l’indipendenza del sacerdozio.”

Aradia continuò a predicare, ma nel frattempo le spie tornarono dai sacerdoti e riferirono quello che avevano udito. Difficile immaginare che i diretti interessati se la ridessero sulle menzogne riguardanti i propri insegnamenti passati come sbagliati; i sacerdoti erano furibondi.

Terminati gli insegnamenti, Aradia e i suoi discepoli furono arrestati. Vennero presi in custodia e incamminati verso il tribunale. Il viaggio verso Roma fu ricco di sorprese. Attraversarono pianure e colline, ma giunti al limitare di un bosco una banda di fuorilegge circondò il manipolo di soldati. Il capo dei fuorilegge fu identificato subito: era uno schiavo che Aradia aveva convertito al culto della Luna, al culto di Diana. Ebbe così inizio una zuffa sanguinolenta e nella confusione Aradia e i suoi fedeli furono portati in salvo.


LA FUGA

I fuorilegge scortarono Aradia e suoi seguaci al loro campo nella foresta.

Aradia non mise tempo in mezzo, scelse dodici dei suoi discepoli, sei maschi e sei femmine, e li portò in una radura al fine di istruirli.

Aradia parlò con loro: “E’ ora di ristabilire la Vecchia Religione. Sappiate che ci sono tanti altri che tutt’ora credono in questo culto e noi dobbiamo cercarli e dire loro che la Madre è con la Figlia. Loro capiranno cosa questo significhi. Cerchiamo anche coloro che ignari di questo culto vorranno seguirci.”

I discepoli le chiesero: “Chi è questa Figlia, parlaci di lei:”

Aradia rispose: “L’infante è la Figlia della Madre. Ella sarà identificata nella ragione e nella saggezza. Lei dovrà venire al mondo e fornire alla gente di tutti i popoli le conoscenze sul ruolo dei re e delle autorità. Durante l’Epoca della Figlia, si verificheranno grandi cambiamenti che il mondo non ha mai conosciuto. Sarà un momento di rinnovamento.”

I suoi discepoli chiesero nuovamente “Quando avverrà quel che deve accadere?”

Aradia disse loro: “L’alba di quell’Epoca sarà segnata dalla Volontà della Figlia. Le Sue parole saranno diffuse tra le parole degli uomini. Poi le donne dovranno erigersi al pari degli uomini, e le leggi non dovranno riconoscere più alcuna differenza tra i sessi. Solo allora l’Epoca avrà inizio. A quel punto il mio Profeta dovrà quindi ripristinare i miei insegnamenti, preparandovi agli albori dell’Epoca in cui Lei verrà. E nell’anno della Sua venuta ci sarà un segno per il quale tutte le streghe potranno gioire.”

Aradia disse ancora: Per questo anno io sono la rinascita della Vecchia Religione, Ma prima che questa si diffondi ci sarà la morte tra la nostra gente. Il momento fatidico è vicino, molti di voi, miei seguaci, saranno presi in giudizio. Vi perseguiteranno e vi consegneranno ai sotterranei. Il mio popolo sarà torturato e ucciso per ordine della Chiesa. Proprio come loro una volta furono perseguitati, così i cristiani faranno lo stesso con voi. Non disperatevi però, l’Epoca del Figlio è al termine e lascierà il posto all’Epoca della Figlia. Avete udito di come i preti vi parlano dellinferno, e della dannazione? Ma io vi dico, non credo in queste cose! Per il Grande Uno c’è solo lo Spirito dell’amore e l’amore non danna, ma benedice. l’Amore del Padre e della Madre non mette un figlio da parte in cerca di un altro migliore.”

Per tutto il giorno Aradia istruì i suoi discepoli e rispose alle loro domande. Insegnò loro i segreti della magia e la conoscenza dei rituali. Aradia e i suoi discepoli andarono nei villaggi e nelle città a guarire i malati e insegnare loro la Vecchia Religione.

I soldati non attardarono ad arrivare, ma questa volta non si fecero trovare impreparati.

Rendendosi conto di essere effettivamente in trappola, Aradia si pronunciò con fare severo: lo vi rimprovero, insegnate pena e vergogna a coloro che avrebbero voluto liberarsi dalla schiavitù della Chiesa. Queste vostre autorità che dobbiamo sopportare servono solo a nascondere la nudità del fatto che siamo tutti uguali. Dite di servire il vostro Dio, ma voi servite solo le vostre paure e limitazioni.”

I soldati non vollero sentire dire altro, sequestrarono lei e addirittura tutte le persone che cercarono di proteggerla. Molti dei suoi discepoli fuggirono per evitare il peggio e costretti a nascondersi presero rifugio nella città di Benevento, tra gli altri seguaci della Vecchia Religione che qui già vi abitavano.


LA PRIGIONIA

Aradia fu messa in prigione e fu condannata per eresia e tradimento.

Fortuna volle, che mentre era in prigione, una guardia si invaghì della sua bellezza e fascino. Aradia lo prese come amante per gli ultimi giorni di agonia e alla vigilia della sua esecuzione, lo persuase a portarla in cortile, in modo che potesse pregare all’aperto.

Accadde l’inaspettato: successe che dopo aver finito di pregare, una tempesta si abbattè sopra di loro. Furono vane le richieste delle guardie di ritornare al riparo, la tempesta si scatenò con grande furore su tutti loro. Un terremoto scosse la terra e gli edifici crollarono pietra dopo pietra.

La quiete raccolse molte vittime, pochi i sopravvissuti, ma di Aradia non si seppe più niente. Le dicerie si diffusero in città, ma la convizione che Aradia fosse morta fu la principale.

Sette giorni più tardi, Aradia riapparve nel campo dei fuorilegge della foresta. Dinanzi alla sua comparsa, ci fu grande stupore.


DIANA, LA REGINA DI TUTTE LE STREGHE

Aradia non avrebbe parlato con loro riguardo a quel che era accaduto; senza dire una parola, però, richiamò i suoi discepoli che si erano rifugiati in queste terre e lasciarono la foresta. Viaggiarono verso Nemi. Raggiunte le colline vicine, si stabilirono poi per la notte. Aradia a quel punto disse: “Il destino è ormai segnato, rimarrò con voi, ma ancora per poco.”

Dopo quelle parole, Aradia segnò un cerchio per terra; era largo nove passi dal centro. Raccolse i suoi discepoli nel cerchio e li istruì a riguardo. In seguito, Aradia disse: “Se avete bisogno di qualsiasi cosa, raccoglietevi in segreto quando la luna è piena, adorate lo Spirito della Regina di tutte le Streghe. Raccoglietevi all’interno del cerchio e le arti e i segreti ancora a voi sconosciuti saranno rivelati. A quel punto sarete liberi nella mente e nello spirito, e come segno che siete veramente liberi, sarete nudi quando eseguirete i vostri riti. Questa è l’essenza dello Spirito, sarete la gioia sulla Terra. Le vostre leggi dovranno garantire amore verso tutti. Siate fedeli alle vostre convinzioni! Mantenete la vostra giusta condotta al di là di ogni ostacolo, perchè solo così facendo otterrete la chiave per la conoscenza dei misteri e del ciclo di rinascita, la chiave che vi porterà alla illuminazione. Io sono lo Spirito di tutte le Streghe, lo Spirito della gioia, della pace e dell’armonia. Nella vita la Regina di tutte le Streghe rivela la presenza dello Spirito. E nella morte la Regina rivela la pace e si rinnova ancora a nuova vita.”

Aradia successivamente insegnò ai suoi discepoli i segreti del cerchio. Parlò anche degli dei e degli Antichi, noti come Grigori – osservatori. Insegnò loro tutti i tipi di incantesimi, i segni, il cielo e le stagioni. Quando Aradia abbe rivelato queste cose ai suoi discepoli disse loro: ln memoria di me mangerete le torte di grano, vino, sale e miele. Queste devono esser fatte durante la luna crescente. Dopodichè le benedirete nel mio nome e le renderete omaggio ai vostri compagni durante i vostri raduni sacri. Si deve poi tenere sacro il primo giorno del mese di maggio, la vigilia di agosto e anche la vigilia del mese di novembre, che è il tempo delle Ombre. Di febbraio rendete onore alla sua vigilia e celebrate il secondo giorno. Rendete omaggio anche al solstizio di mezza estate e di mezzo inverno, e agli equinozi di primavera e di autunno. A tutti coloro che celebrano questi giorni sacri la Regina del Cielo darà il Potere. Con il Potere godrete del successo in amore e la forza di benedire e consacrare. Conoscerete la lingua degli Spiriti, avrete conoscenza delle cose nascoste. Capirete la voce del vento e conoscerete il cambiamento delle forme. Il vostro futuro sarà lontano da ogni segreto. Avrete il potere di curare le malattie e di portare avanti la bellezza. Gli animali non vi faranno più alcun male.” Riprese così: “Sappiate che il Potere si ottiene attraverso la conoscenza, e la conoscenza si ottiene attraverso la comprensione. Sappiate quindi che è necessario ottenere l’equilibrio. Tutto ciò che vive è di essenza sia maschile che femminile. Non esaltare l’uno senza l’altro. Quando odiate, o vi disperate o non capite, è perché non avete raggiunto l’equilibrio personale o l’equilibrio con l’ambiente circostante. Questo vale anche quando dovrete affrontare terzi elementi, le cause e le forze esterne. Cercate di raggiungere l’equilibrio: solo allora capirete, e con la comprensione riuscirete a superare qualunque cosa vogliate”.

Aradia, che si trovava in mezzo ai suoi discepoli, disse:Il mio scopo sarà rivelato, a voi darò il Potere. Nel mio nome andremo avanti a insegnare le vie della libertà e della magia.”

Aradia lasciò cadere le vesti, rivelando tutta la sua natura ai suoi discepoli. Prese uno di loro per mano e lo portò al suo fianco in terra. E sulla sacra terra, sotto la notte piena di stelle, si unirono in amore. Dopo di ciò, ogni discepolo fece altrettanto con gli altri.

Il Potere passò attraverso l’amore tra i seguaci di Aradia.

La mattina seguente, i discepoli si riunirono nuovamente per ascoltare Aradia. Disse loro: “Io con voi ora ho stabilito una alleanza, voi con me e allo stesso modo con tutti coloro che mi prenderanno in esempio.” Aradia mise poi una pergamena nelle mani dei discepoli; al suo interno c’erano scritti tredici comandamenti. Cedette loro anche i nove rotoli sacri, al loro interno vi erano i fondamenti di tutti gli insegnamenti per i quali Aradia era venuta per diffonderli in questa vita. Aradia parlò di nuovo ai suoi discepoli: “Presto uscirete in mezzo alle persone che vivono al di fuori delle nostre Vie. E voi incontrerete l’ignoranza, la paura e l’incomprensione. Scenderete su molti di coloro che veramente cercano di essere un tutt’uno con la natura delle cose. Insegnerete a tutti coloro che li ritenerete veramente sinceri e degni di capire. Tuttavia fate attenzione che la vostra parola non diventi un giudizio; mantenete comprensione, non aspettatevi che tutti la pensino come voi.” Ci fu una pausa, poi:Sappiate che la vostra prima alleanza è quella con il Padre e con la Madre, la seconda è con la fedeltà verso le vecchie tradizioni e la terza è quella con tutte le streghe. Se vi muovete da soli allora non servirete a niente, perchè se mostrate di essere indipendenti e fate valere la propria autorità o la propria superiorità siete fuori dall’equilibrio con la Natura. Ricordate che in natura tutte le cose sono uguali? Niente e nessuno è più importante di qualcos’altro e qualcun’altro. Perciò, vivete la vostra vita come si deve, secondo le leggi che vi ho dato. Godetevi ogni giorno a lungo, perchè l’unica certezza è ora. Non siate amareggiati o tristi di fronte alla durezza e alla ingiustizia della vita. perché l’amore ha il Potere di far superare qualunque. Niente dura per sempre e niente rimane lo stesso, tutto ciò adesso è ora si sta muovendo verso quello che diventerà.”

Quando le ore dedicate all’istruzione furono quasi terminate, uno dei discepoli chiese nuovamente ad Aradia sull’arrivo della nuova Epoca. Aradia disse loro: “l’Epoca della Figlia è l’Epoca finale, è l’ultima alba sulla Terra. La prima Epoca fu quella della Madre, quando tutte le persone adoravano la Grande Dea. La seconda Epoca fu quella del Padre e la terza Epoca quella del Figlio. Sotto l’Epoca della Madre nacquero tutte le dèe e i loro culti. Con l’Età del Padre si innalzarono invece gli dei, che vennero a dominare sui culti femminili. Fu allora che i culti guerrieri iniziarono a governare il mondo. L’Epoca del Figlio ha portato l’amore e la compassione per il mondo. Da questo nacque l’Epoca dello Spirito di Cristo. Arriverà il momento in cui l’ultima delle leggi che perseguitano e sopprimono l’essere umano sarà eliminata. Quando l’Epoca della Figlia comincerà a sostituire quella del Figlio, allora comparirà il mio Profeta. E molti lo chiameranno Profeta Silenzioso. Quando avverrà ci saranno molti cambiamenti nel mondo. Ci sarà un grande rinnovamento e sconvolgimento mai visto prima. Quando l’Epoca della Figlia sostituirà quella del Figlio allora sarà Ella a stabilire la ragione. E quando il Profeta Silenzioso avrà stabilito l’ordine, la Figlia arriverà al Potere”. Continuò così: “Più questa Epoca avanzerà, più metterà a dura prova e in tribolazione gli uomini di tutti i popoli, ma non preoccupatevi, dalle ceneri sorgerà il Nuovo Mondo della ragione. Le persone non saranno più governati da governi. I popoli non opprimeranno gli altri. Non ci saranno i governanti, ma solo insegnanti e consulenti. Nessuno può avere potere sull’altro, nessuno può limitare o controllare qualsiasi altra persona. La terra deve essere di un solo popolo, e lo avranno da vivi sotto i raggi che emanano amore, pace e ragione.”

Per tutto il giorno e la sera Aradia parlò di eventi futuri. Il giorno dopo i suoi discepoli a coppie, maschio e femmina, andarono per villaggi e città ad insegnare agli altri il Vangelo di Aradia.

Aradia lì salutò e si diresse per campi e boschi.

Nei giorni che seguirono, la fama di Aradia, la sua saggezza e la sua bellezza si diffusero di paese in paese. La gente cominciò ad adorarla, chiamandola “La Bella Pellegrina”. Addirittura si  cominciò a dire che era la Dea in forma umana e che aveva viaggiato insieme ai suoi discepoli con la morte nel cuore, perché aveva rivelato loro l’oscurità dei tempi a venire.

Dopo il viaggio di villaggio in villaggio i discepoli si diressero verso la città di Benevento, luogo in cui le Congreghe di Aradia avevano cominciato a diventare sempre più numerose. I discepoli riferirono a ciascuna delle Congreghe le ultime parole che Aradia aveva pronunciato e condivisero con loro la conoscenza dei rotoli sacri.

I discepoli di Aradia infine decisero di riunirsi in clans, e stabilirono un Patto affinché si garantissero gli insegnamenti di Aradia anche in futuro.

Aradia non fu più vista. Ma nonostante ciò, anche tutt’ora, i suoi seguaci continuano a celebrarla come una Santa.

Una Strega Santa.

© Old Ways Press, RAVEN GRIMASSI
The Legend Of The Holy Strega, in The Book of the Holy Strega, p. 77, a. 2009