Se hai solo un giorno per visitare Volterra dovrai fare delle scelte ponderate su cosa vedere e tralasciare. Ci sono molti punti di interesse: il centro storico è un concentrato di curiosità. Ti daremo qualche consiglio su come organizzare la tua giornata a Volterra.
La prima tappa del tuo tour è Piazza dei Priori. La si raggiunge a piedi in 5 o 10 minuti dalla cerchia muraria; tutto dipende da quale delle sette porte di accesso decidi di entrare, ma poco importa. Piazza dei Priori è un luogo affascinante dove poter ammirare la vastità e la ricchezza dell’epopea fiorentina. Uno spaccato medievale da contemplare su uno dei muretti a ridosso del Palazzo dei Priori: così farebbero i volterrani, che, quando ci cala l’ombra, se ne stanno tutto il tempo a sonnecchiare e a chiacchierare.
Prenditi tutto il tuo tempo per ammirare le bozze di panchino con le conchiglie incastonate, gli stemmi e gli abbellimenti della grandezza di Firenze; dopodichè raggiungi il Consorzio Turistico per acquistare la Volterra Card. L’ufficio è sempre sulla Piazza, sul fianco destro di Palazzo dei Priori. Non dimenticarti di richiedere anche la cartina gratuita del centro storico.
Con una piccola digressione ti ricordo che puoi usufruire anche di una ottima App gratuita per iOS e Android: Volterra App. Con essa puoi scoprire tutti i punti di interesse, commerciali e culturali. Al momento è la guida indipendente più dettagliata del territorio, curata nei minimi particolari.
Senza fare opera di convincimento Volterra Card è per molte ragioni vantaggiosa, con essa puoi visitare tanti siti culturali a pagamento più importanti del Comune di Volterra: sono assolutamente da vedere, sono l’essenza della città.
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Il Palazzo dei Priori è un must see. Entrando nel palazzo ti trovi in un atrio, sulla cui parete di fondo inizia la ripida scalinata che conduce ai piani superiori; sulla destra una piccola porta conduce a un chiostro con un pozzo pieno di monetine provenienti da tutto il mondo. All’interno del palazzo Medioevo e Rinascimento sono i padroni assoluti.
Raggiungi la Sala del Maggior Consiglio al secondo piano e, qualora non soffri di claustrofobia o di vertigini, visita anche la torre campanaria all’ultimo piano. Dalla torre si stagliano panorami incredibili! E’ probabile che per la visita della torre si possa formare una discreta fila, in quanto la salita è garantita per sole sei persone a per volta: lo spazio è molto ristretto; tuttavia, nel tempo di attesa, puoi osservare le mostre d’arte che, a seconda della stagione, popolano gli spazi austeri del palazzo.
Una volta sceso dal Palazzo dei Priori, puoi raggiungere la adiacente Piazza San Giovanni, tramite Via Turazza. La Piazza si trova proprio dietro al Palazzo dei Priori. Sulla Piazza ci sono due punti di interesse da vedere: il Duomo della Diocesi più grande della Toscana e il suo Battistero. Luoghi sacri, aperti al pubblico e di grande maestosità. Guardarsi intorno è comunque importante, poiché la Piazza rivela altre chicche: ad esempio le logge dello Spedale di Santa Maria e il piccolo museo dell’Arciconfraternita della Misericordia, dove espongono i vecchi attrezzi del mestiere della Misericordia stessa.
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Ritorna all’inizio del tuo percorso, ma questa volta proseguendo lungo Via Roma; Via Roma e Via Turazza sono due strade parallele che collegano le due piazze antistanti: Piazza dei Priori e Piazza San Giovanni. Anche se Via Roma risulta priva di curiosità evidenti di grande rilevanza, rimane comunque fotogenica. Ad alzare il capo emoziona il campanile e l’arco di Torre Bonfili. C’è anche un altro scorcio interessante: sul lato sinistro della via un maestoso portone ti garantisce l’ingresso per Palazzo Fattorini, al suo interno una piccola chiostra con fontana ti attende per poterle fare qualche foto. Molto intima e romantica.
Continuando lungo la direttrice di Via Roma, prosegui in Via Buomparenti, verso l’arco Bonfili, e fermati in Piazza Minucci. Qui puoi visitare la Pinacoteca e l’Ecomuseo dell’Alabastro. Entrambi i musei risiedono sotto il tetto di Palazzo Minucci Solaini, l’unico palazzo volterrano a conservare quasi intatto il suo aspetto rinascimentale. La Pinacoteca ospita molte opere di pregio fra cui spicca la Deposizione del Rosso Fiorentino, mentre l’Ecomuseo dell’Alabastro è interessante per scoprire la storia della lavorazione e commercializzazione dell’alabastro.
Un ultimo sforzo e la mattinata si può concludere egregiamente. Da Piazza Minucci, proseguendo verso Piazzetta della Pescheria, raggiungi Via Lungo le Mura del Mandorlo. Qui puoi ammirare un ottimo panorama: la Chiesa di San Giusto all’orizzonte e il Teatro Romano a ridosso delle mura. L’area archeologica di Vallebuona è uno dei più importanti siti ove è possibile comprendere l’evoluzione urbanistica e storica di Volterra, e ovviamente merita una visita più attenta: visitandola dal suo interno. L’accesso al sito storico è un poco fuori di Porta Fiorentina, sulla sinistra.
Dopo lo spuntino, lasciati andare con una pennica “in castello”: così i residenti chiamano il principale parco pubblico cittadino. Parco Enrico Fiumi: meta di passeggiate, di partitelle di calcio, di pic-nic; è qui che si incontrano volterrani e visitatori, tutti sorvegliati dalle imponenti mura della Fortezza, che chiude il Parco a Est, e protetti dalla spiritualità emanata dai resti dei templi etruschi, che sonnecchiano sul lato Sud. Mi raccomando: concediti del tempo per ammirare l’acropoli e la piscina romana. Qui, per evitare che la visita diventi una delusione (e sarebbe sbagliato) occorre sapere che si vedono solo le fondamenta degli edifici ed un bello scorcio del mastodontico Palazzo dei Priori.
Scendendo il parco pubblico dalla parte opposta – due sono gli ingressi principali; entrati da una parte si esce dall’altra – si prosegue per Via Don Minzoni. dove risiede il Museo Etrusco Guarnacci. Il Museo Etrusco Guarnacci contiene una delle più belle raccolte di arte etrusca. Il museo espone la più cospicua collezione di urne etrusche al mondo e opere conosciute come la Stele di Avile Tite, l’Ombra della sera, l’Urna degli sposi e la Testa Lorenzini. Il museo è museo del museo: infatti è uno dei musei più antichi d’Europa e tutto è rimasto come l’estetica del Novecento voleva, dalle pareti alla pavimentazione.
> Scopri, Museo Etrusco Guarnacci
Basta cultura, è l’ora di un giro senza meta. Da noi, questo tipo di passeggiata si chiama tondone: il motivo è presto detto. Si cammina per Via Nuova, per poi proseguire su Via Sarti, Piazza dei Priori e Via Guidi, ritornando infine al crocevia tra Via Guidi e Via Nuova. Sulla mappa il percorso fatto è un quadrilatero, ma a noi piace pensarlo come se fosse un tondo. La versione più facile della passaggiata-senza-meta è la vasca: è solo un andare in sù e in giù per tutta Via Guidi o per Via Nuova. Questo esercizio ginnico a mente libera viene senz’altro meglio con un bel gelato da gustare.
Nell’elenco di gusti proposti da Chic & Shock è possibile trovare gelati dal sapore tradizionale, per chi ama la semplicità, ma anche novità interessanti ed inusuali che possono attirare anche i più curiosi. I gelati di frutta, più esattamente sorbetti, sono realizzati con frutta fresca con una predilezione alla stagionalità: è un modo, non solo da garantire un prodotto più sicuro e buono, ma anche per meglio esaltare il gusto della frutta stessa. Negli ultimi mesi sono stati inseriti numerosi gusti “vegani”, ovvero privi di qualsiasi prodotto di origine animale, fatti con latte di soia o riso, così da permettere veramente a tutti di approfittare della varietà proposta. Si trova in cima Via Guidi. Sei di strada.
Siamo nella contemplazione finale. In cima Via Guidi ti aspetta anche la ripida discesa di Via della Porta all’Arco – che al ritorno diventa una salita molto faticosa. Questa via costituisce il primo tratto di un percorso viario che attraversa Volterra in direzione Sud-Nord. E’ uno dei percorsi stradali più antichi dell’intera città e corrisponde ad una parte del Cardo Maximus. Il monumento più emblematico di questa strada è la Porta all’Arco, nonchè simbolo principale architettonico della città etrusca. La porta è caratterizzata da una copertura formata da un arco in conci di pietra decorato da tre teste inserite nella sua struttura. Dal momento che il tempo ha cancellato i particolari di questi volti, è difficile sapere esattamente cosa rappresentano: alcuni ritengono che possa trattarsi di Giove, Giunone e Minerva.
I volterrani hanno dei luoghi deputati all’incontro e alle chiacchiere iniziatiche tra persone che condividono tutto e che si sentono una grande famiglia: i muretti di Piazza dei Priori, già accennati, e le spallette dei Ponti. Viale dei Ponti è l’ultima meta di questa giornata. Da qui hai accesso alla parte dì panorama più a portata di mano, in un arco di 180 gradi che va dalle Apuane all’Amiata, con il mare, le isole, i tramonti. Devo precisare che il nostro panorama ha il carattere dispettoso e scanzonato degli stessi volterrani: si mostra nella sua interezza come e quando gli pare e soprattutto per quanto riguarda il Tirreno con la Capraia e il Capo Corso, che dista in linea d’aria circa 120 chilometri, approfitta troppo largamente delle foschie e caligini. Comunque sia, lo spettacolo rimane stupendo.
Durante il viaggio di ritorno, sempre che tu sia nella fase di tramonto o precedente al tramonto, ti consiglio di sostare, anche se per poco tempo, nelle periferie di Volterra. Nel caso tu stia andando nelle direzioni di Siena – Firenze oppure nelle direzioni di Cecina, la fermata più indicata è lungo la strada in prossimità delle opere del volterrano Mauro Staccioli, padre dell’arte contemporanea. Si tratta dell’Anello in località Poggio di San Martino o de La Boldria e del Tondo pieno, questi ultimi due collocati a poca distanza l’uno dall’altro. Tutti e tre segni staccioliani per eccellenza, rallentano la corsa dei passanti e li invitano non solo a vedere ma a guardare, ovvero a contemplare lo scenario racchiuso entro queste cornici.
> Scopri, Cerchio dello Staccioli
Invece se prosegui in direzione Pisa, il versante, che purtroppo è privo di cerchi artistici, puoi usufruire di una fermata alternativa. Parcheggia dunque nel piazzale di Borgo San Giusto e goditi il grande spettacolo antistante. E’ il caratteristico e inquietante paesaggio delle Balze, un’altissima voragine che nel passato ha inghiottito le necropoli etrusche dalla città, e diversi edifici medievali tra cui il monastero di San Marco e la chiesa di San Clemente. Una scogliera di grande altitudine dove effettuare con ammirazione l’ultimo saluto alla città.
Conclude così il primo giorno. Approfondisci meglio le varianti di visita e le integrazioni per un secondo giorno di esplorazione che possono essere analizzate anche per formulare un itinerario personalizzato più vicino ai tuoi gusti