Categoria: Sport


I luoghi deputati alle corse dei cavalli
A Volterra si tenevano le corse dei cavalli sciolti senza fantino, dette alla lunga o alla barbara, le corse dei barroccini con il calesse e le corse a circuito chiuso con fantino, dette alla tonda. Una passione tenuta viva fino agli anni Trenta del Novecento.

Il regolamento della Corsa alla Tonda
Il Regolamento delle corse dei cavalli con fantino tenute nell'Anfiteatro di Vallebuona pubblicato nel 1902 ci permette di capire come si svolgeva il Palio di Volterra.

Le gare e le vittorie del fantino Tabarre
Francesco Ceppatelli, in arte Tabarre, fu un grande fantino volterrano del Palio di Siena; gareggiò per un totale di trentanove palii, di cui uno alla romana e quattro straordinari. Ne vinse undici, diventando una leggenda.

L’Ombra della Sera al derby della Mole
Al 128° derby di Torino, Volterra venne rammentata dal radiocronista Ameri al «Tutto il calcio minuto per minuto»; ai vincitori sarebbero spettate alcune riproduzioni dell'Ombra della Sera; peccato che la partita finì 1 a 1.

Il vero derby di una volta
Per la Volterrana il derby per eccellenza è sempre stato quello con il Cecina: per un lunghissimo periodo sono stati anni di parità sostanziale. Quanti incontri, quanti scontri con i "Rossoblu" del mare, sui campi di San Giusto, di Vallebona e delle Ripaie!

Il palio di San Martino
Si correva la tradizionale corsa podistica detta il Palio di San Martino. Il vincitore diveniva l'incontrastato «cornucrinito» dell'anno, con diritto a conservare sino alla corsa dell'anno successivo lo stendardo ricevuto in premio.

Gli stornelli irridenti di Verrazzano
Verrazzano Maffei era negli anni fra il 1930 e il 1940 un ragazzo molto intelligente, estroverso, spiritoso. Apparteneva ad una famiglia nobiliare che nei secoli aveva avuto una grande importanza nella storia della nostra città. Aveva avuto politici, scrittori, uomini di Chiesa. Nel secolo XX…

Le origini della Volterrana calcio
i primi passi del calcio volterrano, un calcio fatto esclusivamente di entusiasmo, di buona volontà, di sacrificio. La Volterrana nacque dalla unione della Velathri, dall'Audace e dalla Littorio.

Dalle corse alla lunga alle corse alla tonda
Parlare delle origini delle corse dei cavalli a Volterra è un'impresa assai difficile, perché non esistono documenti che ne possono dare testimonianza. Ci appelliamo ai ricordi di chi le ha viste!

Palline e Pattoni
Se al vecchio volterrano tu chiedessi a bruciapelo d'impostar l'equazione «palline e scapaccioni» lì per lì lo metteresti nel pallone. Ma subito dopo, aprendosi in un largo sorriso: - Madonna!... quanti! -,

Lo spareggio del 1997
Cominciò tutto con un malinteso. Una voce incontrollata che si trasformò passando di bocca in bocca fino ad assumere dimensioni epiche. Per la partita in casa con il Grosseto, sarebbero arrivati a Volterra più di mille maremmani.

La palla dentro bottega
Per accedervi dovevamo scendere lo sdrucciolo, mezzo buio e maleodorante a causa dell'orinatoio posto proprio all'inizio della discesa, sotto il palazzo Campani.

Gli albori del ciclismo volterrano
A differenza di oggi, negli anni 1920 e 1926 i nostri concittadini parteciparono attivamente al ciclismo, forse per evadere la realtà e dimenticare le loro particolari condizioni socio-economiche.

Il gioco della pallacorda
Era uno dei giochi preferiti del Cinque-Seicento praticato a Palazzo Baldinotti, in uno stanzone diviso con una rete, dai re e dai gentiluomini che lanciavano una palla con la mano oppure con delle racchette.

Francesco (Tabarre) Ceppatelli
Tabarre incredibile fantino volterrano che vinse undici Palii di Siena alla fine dell'Ottocento. Un eroe misterioso di casa nostra da raccontare e ricordare.