La sua attività di studioso dimostrava l’attaccamento alla città che amò di quell’amore che solo certi volterrani anche oggi sanno dimostrare per il loro “poggio”.
Il nome di un volterrano, un illustre scienziato, si trova già da tempo sulle carte lunari. Si tratta del nome di Giovanni Inghirami, una biografia spaziale da leggere.
Terza novella ambientata nel volterrano per i bambini che soffrono di insonnia. Un uomo lupo si aggira per le zone di Monte Voltraio, seminando la paura tra gli abitanti.
Secondo appuntamento con le novelle nere. Una triste storia di un amore immenso tra due sorelle, rovinata dalla malignità delle streghe del sasso di Mandringa.
Tra i molteplici atti di Francesco Ferrucci la coniazione di una tipologia monetale è, forse, la meno nota ai più, ma non per questo la si può tralasciare.
Nel piccolo centro situato nella valle della Lima sulla montagna pistoiese, il volterrano Baldassarre dei Bardini divenne pievano della chiesa di Santa Maria Assunta.
Un leccio del bosco di San Girolamo in mezzo alla Piazza dei Priori, un albero della libertà dopo la fuga di Leopolodo II di Toscana e l'insediamento al governo del Guerrazzi.
Le disgrazie dal 1742 al 1743, un anno nero per Volterra. Prima le turbolenze del terremoto, poi le fameliche locuste. Come se non bastasse, pure la peste.
Venuto più volte a Volterra per verificare le condizioni della fortezza trascurata da diverso tempo, Cosimo de' Medici se ne approfitta per visitare anche la vicina Montecatini.
La popolarità del culto a Ottaviano si mantenne in città nei secoli e il 21 settembre 1761 se ne volle solennizzare la festa dopo 12 anni di pausa con il dramma musicale l’«Eroe Cinese».
Luigi Scabia, importante uomo di pensiero e di azione, direttore dell’Asilo dei dementi di Volterra, posto che egli occupò trasformando quell'Istituto in un grande manicomio moderno.
La banda di Volterra mandata in soccorso di Piombino che stava per essere attaccata dalla flotta ottomana del feroce Khayr al-Din detto il Barbarossa, alleato dei francesi.
Un eponimo con Giovanni Inghirami sulla Luna. Un cratere e la valle adiacente prendono il suo cognome per il merito di essere stato un incredibile astronomo. Ma dove sono effettivamente situati?
Era uno dei giochi preferiti del Cinque-Seicento praticato a Palazzo Baldinotti, in uno stanzone diviso con una rete, dai re e dai gentiluomini che lanciavano una palla con la mano oppure con delle racchette.
La peste che infierì a Volterra e nei Borghi nel 1631 provocò più di millecento morti. Una tragedia che colpì anche monna Ansidonia, protagonista di questa cronaca storica.