Tag: Volterra

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Monumento ai Caduti
Poche parole sull’autore e sulla scelta del suo bozzetto per la realizzazione di una scultura che avrebbe dovuto ricordare il sacrificio dei caduti in quella che fu chiamata “Guerra di Redenzione”.
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Ritratto di Donna Velata
Uno sceneggiato Rai diretto da Flaminio Bollini, trasmesso sul piccolo schermo nel 1975 in 5 puntate, registrando un ascolto di oltre ventuno milioni di spettatori.
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Marcello Simoncini
Scultore, è continuatore della migliore tradizione artistica toscana, presente nella famiglia Simoncini da secoli e trasmessa di generazione in generazione.
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Salvator Rosa
Pittore, incisore e poeta italiano di epoca barocca. Nato partenopeo, attivo oltre che nella sua città, anche a Roma, Firenze e Volterra; fu un personaggio eterodosso e ribelle, dalla vita movimentata.
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Annibale Cinci
La sua attività di studioso dimostrava l’attaccamento alla città che amò di quell’amore che solo certi volterrani anche oggi sanno dimostrare per il loro “poggio”.
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Mes̆ullam ben Menaḥem
Meshullam apparteneva a un’abbiente famiglia ebraica il cui capostipite, Buonaventura di Genatano da Bologna, si era trasferito a Volterra agli inizi del Quattrocento.
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Giovanni Inghirami
Il nome di un volterrano, un illustre scienziato, si trova già da tempo sulle carte lunari. Si tratta del nome di Giovanni Inghirami, una biografia spaziale da leggere.
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Arnaldo Dello Sbarba
Originario di Volterra, Arnaldo, politico e avvocato italiano, fu ministro del Lavoro e della Previdenza sociale nei due governi Facta. Una ricca, ma sintetica biografia da leggere.
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Don Luigi Pedussia
Prete tenace che aveva turbato il quieto vivere di tanta gente arretrata o addormentata. Centinaia di volterrani, allora ragazzi, ricordano con simpatia ed affetto il don Pedussia della loro gioventù.

Una città che non esiste più
Fra gli ultimi di maggio e i primi di giugno i volterrani erano chiamati a celebrazioni civili e religiose, che potevano considerarsi come l'esplosione gioiosa per il lungo silenzio invernale.
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Una potente famiglia volterrana: i Belforti
Villani, narra di “Come Messer Attaviano Belforti si fece Signore di Volterra”. Non tutto il racconto è veritiero; è una fonte di parte fiorentina e non potevano dire tutta la verità sulla faccenda.
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Tebaldo (Castello) Bartolucci
Per molti anni Don Castello è stata una figura popolarissima. Il suo vero nome: molto reverendo don Tebaldo Bartolucci, parroco di Villamagna.
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Autonomismo Comunale ed Egemonia Fiorentina
Cercheremo di individuare le linee di fondo dei rapporti tra Firenze e Volterra.
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The strange history of the last Jews in Volterra
The vicissitudes of the last Jews in Volterra between the end of the 15th century and the beginning of the 16th century, their conversion and the way they lived after accepting baptism.
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Il terremoto, le locuste e la peste
Le disgrazie dal 1742 al 1743, un anno nero per Volterra. Prima le turbolenze del terremoto, poi le fameliche locuste. Come se non bastasse, pure la peste.
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Monaci, canonici e berlingozzi
I monaci e i sacerdoti dell'Abbazia di San Giusto e le spese per le cerimonie pubbliche che si tenevano prima della caduta della chiesa nella voragine del Botro.
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Luigi Scabia
Luigi Scabia, importante uomo di pensiero e di azione, direttore dell’Asilo dei dementi di Volterra, posto che egli occupò trasformando quell'Istituto in un grande manicomio moderno.