Nel tracciare un profilo per sommi capi della storia della prioria di San Marco parleremo della sua missione religiosa e i vincoli istituzionali dipendenti dal monastero di San Giusto e, a un livello più alto, da Camaldoli.
Il legame della Prioria di San Marco con il circostante insediamento cittadino, l’area detta di Pratomarzio, i rapporti con il governo comunale e quindi con alcuni dei personaggi più importanti della Volterra del primo Quattrocento
Le abitazioni di questa contrada erano concentrate intorno alla chiesa di S. Michele Arcangelo in Foro, il nome medievale di Sant’Agnolo o Sant’Angelo era usato sia per la chiesa che per la contrada. Le prime notizie della sua esistenza sono databili al XII secolo, nella sua…
> Sommario, La nascita e lo sviluppo delle Contrade Dal 1992, la Contrada di Porta a Selci ha inglobato una porzione della Contrada di Castello, suddivisa tra la Contrada di Sant’Agnolo, la Contrada di Porta all’Arco e Sant’Alessandro. Nel suo territorio è presente anche la…
Questa contrada, che si sviluppava completamente al di fuori delle mura cittadine duecentesche, deve il suo nome alla chiesa intitolata a Santo Stefano che si trova al centro di essa e che ne è il suo edificio principale. La contrada si estendeva lungo tutta l’attuale via di Borgo Santo…
Questa contrada era divisa in due parti: una intra moenia, all’interno delle mura medievali, e la seconda extra moenia, al di fuori di esse. La prima parte è costituita dall’attuale via della Porta all’Arco, con tutti i vicoli e viuzze ad essa collegate. Facevano parte di essa,…
Il suo territorio era interamente compreso all’interno delle mura duecentesche. I suoi limiti sono ben definiti, si tratta infatti dell’isolato che è compreso fra le mura medievali del Mandorlo e di S. Francesco, via Buomparenti, via Roma, via Franceschini e via San Lino. > Sommario, La…
Niente sappiamo di sicuro riguardo all’anno in cui questa lodevole Istituzione iniziò la sua attività anche se possiamo individuare un termine “ante quem” al 2 Aprile 1291. In tale data infatti si apriva nella nostra città un ospedale grazie all’iniziativa di Boccio di…
Le riforme popolari volterrane del 1320, che fissano a seicento uomini le masnade permanenti cittadine, e a mille gli armati di contado pronti alla chiamata ci informano che un quarto della forza volterrana è costituita da balestrieri.
Come tutte le belle cose di Volterra, pure l'orologio pubblico, collocato sotto la torre del Palazzo dei Priori, ha una lunga storia da raccontare. E a dirla tutta anche molto travagliata.
I primi segni di una ripartizione cittadina sono visibili già nel corso del XII secolo, quando gli uomini di Volterra cominciano a firmare facendo seguire al proprio nome quello della località di appartenenza.
Ragazze ingannate dal signorotto, dal primo amore, dal primo arrivato, dal padrone del servizio e, comunque, dopo l'inganno, non avevano altra scelta che pensare a far girare la ruota degli esposti.
Il nome di San Lazzero deriva dall'antico leprosario che a Volterra si era edificato per la cura dei lebbrosi. Oggi non rimane niente, ma un tempo svolgeva grandi funzioni.
La Compagnia della Misericordia è certo una delle istituzioni più antiche della nostra città ancora meritevole della riconoscenza e della stima di tutti i Volterrani.
Nel medioevo le misure lineari non erano in metri, ma in braccia o in canne; ogni città aveva la sua unità di misura e per tal motivo imperava un grande disordine su questo campo.