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Il Meini
Immaginate un ometto anziano, piccolo e per di più già assai incurvato verso quella terra che di lì a poco non avrebbe mancato di inghiottirlo. Un personaggio del nostro ex Ospedale Psichiatrico.

Via Poggio alle Croci
Oramai il Poggio ha cambiato il suo aspetto originario, ma un tempo era un'altura a forma conica, ricoperta di vegetazione. Si dice che sulla sua cima vi si fosse stabilito un insediamento etrusco; la sua storia parte da lontano.

Il progetto Zanaboni per un nuovo asilo dementi
La carenza di spazi per una adeguata ospitalità dei dementi, in costante aumento, porta la Congregazione ad affidare a Zanaboni il progetto generale di un grande complesso di edifici per un nuovo asilo.

Il progetto per un nuovo manicomio dell’Ing Filippo Allegri
Avviato il processo di medicalizzazione dell’Asilo dementi, la Congregazione si attiva nuovamente nella direzione di promuovere la realizzazione di un vero e proprio complesso manicomiale.

Il primo padiglione KRAFFT-EBING
Sul finire del 1894 la Congregazione decide di non portare a esecuzione il progetto di vasta scala proposto da Zanaboni. Si volle procedere alla costruzione di una più realistica realità, in un unico padiglione.

L’istituzione del Frenocomio di San Girolamo
Nel mese di aprile del 1900 la direzione sanitaria è affidata per vincita di concorso al prof. Luigi Scabia, già medico assistente presso il manicomio provinciale di Quarto dei Mille presso Genova. Da qui inizia l'epopea del Manicomio di Volterra.

Dai diritti metropolitici sulla Corsica alla tragica uccisione di Galgano
I vescovi di Volterra tra XI e XII secolo furono protagonisti di importanti dispute religiose e politiche, rafforzando l'influenza della Chiesa nella regione.

Contrada di San Giusto
Questa contrada comprendeva tutta l’antica borgata che sorse attorno alla chiesa di San Giusto al Botro, la prima dedicata al patrono volterrano, e la zona del Piano della Guerruccia, dalle mura etrusche fino all’altezza dell’attuale via S. Tommaso. Come tutti ben sanno questo borgo è…

Contrada di Santa Maria
Il suo territorio era interamente compreso all’interno delle mura duecentesche. I suoi limiti sono ben definiti, si tratta infatti dell’isolato che è compreso fra le mura medievali del Mandorlo e di S. Francesco, via Buomparenti, via Roma, via Franceschini e via San Lino. > Sommario, La…

Gli interventi di regimazione idraulica nei secoli
Posta a cavallo del crinale spartiacque tra i fiumi Era (ultimo affluente di sinistra dell’Arno) e Cecina (con foce al mare autonoma), Volterra guarda dall’alto di un colle imponente un ampio raggio di territorio, tanto da farsi scorgere da più lati fin da molti chilometri di distanza. Il…

Le cause della forte erosione delle Balze
Quella del sottoscritto e del collega dottor Fabio Saggini è una teoria geologica sull’evoluzione delle balze ed ha fondamenti storici nel senso che le prime ipotesi sull’esistenza del fenomeno risalgono alla fine del Seicento, quando tecnici volterrani ed ingegneri granducali ne ipotizzarono…

L’avanzata delle Balze «mangiò» chiesa e monastero
La prima notizia storica dell’esistenza delle Balze risale al 1140 quando, forse in seguito a un terremoto, venne danneggiata la chiesa di San Clemente, situata, a quanto ci risulta, vicino alla chiesa di San Giusto al Botro, ma a quota più bassa. Nei secoli successivi il primitivo borgo di San…

Rivelazioni archeologiche tra i Botri di Pinzano e di Docciola
Le dimensioni dell’ovale dell’anfiteatro di Volterra, orientato a Nord/Sud, sono ora stimate a circa 65 metri per l’asse minore e 82 per l’asse maggiore, per una capacità di circa 8.000-10.000 spettatori. Queste valutazioni, confermate soprattutto dalla campagna del…

Le infrastrutture della cultura a Volterra nel medioevo
«Per la conoscenza delle biblioteche medievali disponiamo essenzialmente di due fonti: i manoscritti e gli inventari. L’ideale sarebbe naturalmente di far coincidere questi due tipi di documentazione, ma, sfortunatamente, per molte biblioteche abbiamo solo manoscritti senza inventari e per…

Torre Card
Torre è una cooperativa sociale di Volterra attiva sul territorio con pratiche lavorative e di integrazione sociale delle fasce deboli. Si esprime attraverso azioni concrete volte a promuovere un sistema sostenibile ed equo che mette al centro i valori di inclusione, responsabilità e cura delle…

Ottorino (Bruciaboschi) Ceccanti
Tra i pazienti dell’Ospedale Psichiatrico curiosa era la figura di Bruciaboschi. Si chiamava Ottorino Ceccanti ed era di Riparbella, dove costituiva la triste figura dello “scemo” del paese. Siccome da tempo nelle campagne vicine si sviluppavano incendi dolosi, la colpa cadde…

Meteo a Volterra
Organizza la tua giornata, questo è il meteo di Volterra. Il verde lussureggiante della primavera, le interminabili serate estive, il caleidoscopio delle foglie autunnali e la bellezza tranquilla di una gelida mattina d’inverno. Sono tutti momenti che amiamo e ogni periodo dell’anno è…

Come il manicomio ha cessato di essere prigione
Renato era un degente dello ospedale psichiatrico di Volterra. Al tempo aveva circa 45 anni. Era disoccupato; lo era da quando lasciò il Friuli e il suo lavoro di contadino. Arrivato a Rosignano, la città della Solvay, sperava di diventare operaio. Aveva sette figli che vivevano con la propria…

Accogliere e medicalizzare
Sin dalla sua fondazione e per tutti i primissimi decenni di vita dell’istituto, l’intero dibattito, avviato dai diversi attori istituzionali che erano intervenuti sui suoi assetti e sulle sue finalità, ruotava attorno ad un interrogativo: l’istituto avrebbe dovuto mantenere…

Una direzione medica
Un aspetto fondamentale per la collocazione dell’istituto nell’alveo dei moderni manicomi era rappresentata dalla complessa questione della direzione medica, non scindibile dal problema delle reali funzioni espletate dal direttore stesso. L’istituto ebbe fino al 1899 un medico…

La grande guerra e il San Girolamo
Tra il 1916 e il 1918, il numero dei ricoverati presso il frenocomio di San Girolamo subì un’autentica impennata1: a determinarla furono gli oltre 500 soldati che, tra i tantissimi impazziti sul fronte, vennero smistasti e indirizzati presso l’istituto volterrano. La direzione…

La direzione di Luigi Scabia
A Luigi Scabia, figura cruciale nella storia del manicomio volterrano, sono state attribuite molte definizioni: direttore manager, pianificatore urbanista, coraggioso antifascista. A mio avviso, è quello di "costruttore" l'aggettivo che meglio si addice al personaggio in questione.

Vivere le stagioni a Volterra
Volterra è perfetta in ogni stagione. L’entusiasmo di un festival di strada, la straordinaria cultura dei borghi, la calorosa accoglienza dei residenti: in qualunque stagione, Volterra è pronta ad accoglierti. Chi non ama il calore del sole estivo o quelle fresche giornate primaverili in…

Emilio (Moro I) Mannucci
Poco più che ventenne corse per la Contrada della Lupa al Palio di Siena del 16 agosto 1975. Fu la prima e la sua ultima carriera.

Leopoldo (Sordo) Pasqualetti
Il Sordo, come tanti fantini, partecipò nelle varie località toscane dove si organizzavano i palii o le corse alla lunga con fantino. I palii più famosi quello di Volterra e di Siena.

Rinaldo (Cappuccino) Pasqualetti
Rinaldo come i suoi fratelli Rodolfo, Remigio, Leopoldo e Riccardo affiancava il proprio lavoro a quello di fantino. Corse anche al Palio di Siena.

Giovanni (Peggio) Vieri
Giovanni Battista, volterrano per adozione, si trasferì a Siena per esercitare la professione di fantino. Corse al Palio di Siena.

Emilio (Fiammifero) Lazzeri
Fiammifero debuttò al Palio di Siena nella corsa successiva a quella iniziatica di Tabarre; di carattere fumino vinse due palii di Siena ma si fece anche espellere a vita.

Berignone, una foresta, tre castelli e un comunello medievale
In Berignone, ai piedi della collina sulla quale si trovano le rovine del Castello dei Vescovi, si sviluppava il borgo che costituiva l’anima del piccolo comune medievale. Questo comunello aveva il suo governo, le sue leggi e il suo ordinamento penale e civile, nonché una zecca per il…

Tinti
All'inizio del Novecento esisteva un procaccia, o corriere come si direbbe oggi, che sbrigava il servizio postale bisettimanale proveniente da Firenze nel tratto Castelfiorentino-Volterra. Il Tinti di Castelfiorentino era un personaggio molto particolare.

Una pallottola per Tiburzi
Una delle pallottole che stroncò l'esistenza al famoso brigante maremmano Domenico Tiburzi, idealizzato come «Il re del Lamone», partì dal moschetto maneggiato con mano ferma da un carabiniere volterrano: Eugenio Pasquinucci.

La sfida per una Valdicecina completamente virtuale
Prende forma il progetto di valorizzazione dei patrimonio culturale e commerciale della Valdicecina, abbracciando la realtà virtuale. Una sfida a lungo termine alla quale siamo stati chiamati a rispondere.

Valfrido Fivizzoli
Dagli anni Trenta due fratelli si imposero sulla scena fotografica volterrana, Enzo e Valfrido Fivizzoli, che aprirono una libreria e un laboratorio fotografico. Enzo insegnò le basi del mestiere al fratello che ben presto si appassionò così tanto alla fotografia da dedicarle la sua vita.…

Nel segno del Tau
Fin dall'antico I'ospitalità era tenuta in particolare conto e l'avvento del cristianesimo la trasformò in una delle più vive e pie manifestazioni della vita religiosa. Pertanto la "hospitalia", così fu chiamato inizialmente qualsiasi ricovero, iniziò la sua attività con una particolare…

I Della Gherardesca ed i loro rapporti con Volterra
E' ipotizzabile che la casata comitale dei conti fosse già potentemente radicata sul territorio volterrano molto prima della seconda metà dell'anno Mille. Ne illustriamo approfondimenti.

prova
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L’attività minore al campo di San Giusto
Il campo sportivo di San Giusto fu costruito nel 1931. L’inaugurazione avvenne fra l’estate e l’autunno del 1932, senza però che la squadra locale partecipasse a campionati ufficiali. Furono disputati solo incontri di calcio amichevoli o di coppa ad eliminazione diretta e, per…

15 botteghe artigiane del centro storico da amare
La lavorazione a mano è una firma chiara che identifica la realtà lavorativa volterrana: tutto quello che significa oggi “Made in Italy” è in qualche modo il risultato della vita, del lavoro e del saper fare che si svolgono nelle botteghe artigiane.

Si parte per la riscossa
Un po’ di tempo fa la regina Elisabetta, riferendosi a clamorose vicende di corna in famiglia, parlò di “annus horribilis”, espressione latina che credo non abbia bisogno di traduzione alcuna. Tale era stato per tutti noi anche il decorso 1998-99, un anno che aveva visto una…

Tramonto di un’epoca
Il 1998-99 iniziò senza preoccupazioni; la squadra era ancora affidata a Lombardi che mantenne sostanzialmente l’intelaiatura dell’anno precedente con il suo buon quarto posto. Ci furono insomma le premesse per un altro campionato tranquillo, forse senza soverchie ambizioni ma anche…

La soddisfazione di un anno
Il ritorno in Eccellenza si sviluppò sotto buoni auspici e la Volterrana fece il dover suo, alla brava. La squadra venne di nuovo affidata a Lombardi ed apparve rafforzata con il ritorno di Pellegrini dal Cecina a dare peso alla intera intelaiatura. > Sommario, La storia del calcio…

Dopo tanta fatica, è Eccellenza
Chi se lo sarebbe mai aspettato che in questo 1996-97 la Volterrana compisse un vero e proprio miracolo? Neppure il più ottimista dei suoi tifosi. Reduce dal buon campionato precedente, si schierava alla partenza con il solo scopo di ben figurare; l’avvio era un po’ a corrente…

Si resta ancora in Promozione
Così, dopo le varie ed un po’ caotiche vicende precedentemente descritte, la Volterrana rimase in Promozione, ancora affidata a Lombardi. Quest’uomo è destinato a lasciare un profondo solco nel calcio locale, non fosse altro che per la sua permanenza. Giunto come giocatore di…

Una faticaccia per un pugno di mosche
Così, dopo due anni, il cerchio torna a chiudersi; eravamo in Promozione e qui tornammo. Certo, il colpo è stato molto ma molto duro, la squadra e la società hanno barcollato fino all’orlo dell’irreparabile ma non hanno ceduto. Fu presa, anzi, una decisione che segnò per molti anni…

Non ci resta che piangere
Già, il peggio … Ci attendeva alla prova il nuovo campionato di Eccellenza, girone unico su base regionale, la miglior Promozione di un tempo insomma. La Volterrana sembrà squadra in grado di figurare; fu sostanzialmente la stessa dell’Interregionale, in panchina c’era il…

Molto duro il salto di categoria
Passato il momento della legittima euforia, la dirigenza dell’Alabastri, sotto la guida del presidente della vittoria, Giorgio Bruci, si mise al lavoro per costruire una squadra che, in questo 1990-91, dovesse tenere il passo con le molte quotate avversarie che ci attendevano. La…

Ora si punta in alto
Il campionato 1989-90 si apre all’insegna di mete più precise ed anche più prestigiose; si puntò in alto, insomma, sotto la spinta del nuovo presidente Giorgio Bruci, chiamato al vertice a sostituire Mario Ducceschi, anch’egli al timone per cinque anni, con molto impegno. La squadra…

La ribollita tra il Rosso e il Marinai
Nonostante l’ottimo risultato, Morandi se ne andò ed in panchina arrivò Mauro Niccolai, subito ribattezzato il “Rosso di Livorno” per la sua capigliatura e per la sua origine di nascita e di calcio. Ci furono novità anche nella formazione, a cominciare dal portiere Vivaldi. Fu…

In panchina un vecchio leone
Il campionato 1980-81 si apre all’insegna del cambio sulla panchina: via il discusso Favilli, arriva una vecchia gloria, Wladimiro Morandi, indimenticabile n. 10 degli anni 1973 – 75. Va in porta il giovane Dioguardi, a dare una mano al “Falchetto” giunge un nuovo…

Cambio della guardia
Risultato mediamente tranquillo. Il campionato 1979-80 si apre all’insegna della normalità; è stato confermato alla guida Beppe Fiaschi, il direttivo rimane lo stesso. Non ci sono grosse ambizioni, se non quelle di un campionato onorevole. Ed infatti tale traguardo sarà raggiunto.…

Faville in Coppa Italia
Il campionato 1978-79 non porta grandi novità se non per quanto concerne l’allenatore; parte Marinai, subentra Giuseppe Fiaschi il quale dimostra nell’arco dell’anno ed oltre buone capacità e spiccata serietà. Il torneo non fa registrare grossi splendori e la Volterrana si…

Come si gioca al pallone
Finito così un campionato, si fa per dire, di transizione, l’estate portò incertezze nel settore dirigenziale; molte polemiche sul passato, assemblea in ritardo, poi gli sportivi finirono per confermare ancora il precedente Consiglio direttivo tranne qualche modifica non di primo piano.…

Campionato farsa, Lega permettendo
In un imprecisato giorno, mese ed anno della prima metà del sec. XVI l’imperatore Carlo V si trovò a passare in uno sperduto paesello della Sardegna. Dal primo dei nobili all’ultimo dei villici, tutti si fecero in quattro e, possibilmente, in otto per rendere gradita la sosta a…

All’insegna della normalità: gioie e delusioni
Il felice ritorno in Promozione dette soddisfazione generale e fu motivo di conforto per il nuovo Consiglio direttivo, regolarmente eletto, sempre di durata biennale. Ne fu presidente Giovanni Trafeli e ne fecero parte: Luigi Dei, Giulio Cesare Trafeli, Vesco Vanni, rag. Roberto Pepi, Giovanni…

Ora c’è anche lo stadio nuovo
Mentre la Volterrana macinava il suo campionato vittorioso, i lavori procedevano per la costruzione del nuovo stadio alle “Ripaie”. Si andava avanti piuttosto lentamente (realizzazione affidata alla Cooperativa ACLI – Libertas di Saline di Volterra), in mezzo a tanti ostacoli,…

I Viola ritornano in Promozione
E’ il quarto campionato vinto. Per vincere il campionato era necessario mettere in piedi una squadra rispondente alle necessità. Si poteva far conto sui giocatori dell’anno precedente ma, specie dopo un girone di andata non proprio entusiasmante, altri acquisti si imposero. Così…

Un anno di attesa
Fortunatamente il buon senso prevalse ed il Consiglio direttivo riuscì a superare abbastanza facilmente la crisi, surrogando i dimissionari. La presidenza venne affidata a Giuseppe Bessi, con cui collaborarono: Pasquino Migliorini, Giovanni Socci, Piero Bellini, prof. Guido Orazio Ducci,…

Terza Vittoria in Campionato
La brillante prestazione del decorso torneo dette ali all’entusiasmo generale e per il 1967-68 fu fissata una meta precisa: vincere il campionato e salire in 1° Categoria. Gli sportivi riconfermarono alle urne la fiducia al precedente Consiglio che, ancora presieduto dal dott. Nìno Cerri,…

La tragedia del 20 febbraio 1966
Ma la sfortuna era in agguato, e tragicamente purtroppo. Alla fine del girone di andata, concluso dai viola a metà classifica fu disposto un intervallo di quindici giorni per permettere alcuni recupere e la Volterrana, in pari con le gare, ne usufruì per due partite amichevoli. La seconda era…

Si ricomincia da zero
Un gruppo di sportivi si riunì spontaneamente in una sala del Palazzo dei Priori e, a tamburo battente, si decise di riprendere l’attività. Fu una cosa tipicamente volterrana, di questa mia gente facile agli entusiasmi come alle demoralizzazioni. Sulla spinta della ripresa fu messo in…

1956 – 1957: un campionato amaro
La situazione faceva acqua da tutte le parti: deficit finanziario, nessuna possibilità di rinforzare le file della squadra, unico acquisto (a campionato già iniziato) quello del portiere Vigetti di Cecina, riconferma di Tossio come allenatore e poi tutti in campo coloro che sapevano tirar calci…

La ripresa del dopoguerra
Quando, nel luglio 1944, per Volterra venne la pace, agli sportivi era rimasto ben poco. L’intero patrimonio organizzativo e logistico era andato perduto, la sede di Via Ricciarelli fu destinata ad un’organizzazione politica, non c’erano più nemmeno le maglie. Unico avanzo il…

Gli anni della Promozione
Dopo le legittime soddisfazioni, riprese il lavoro. I dirigenti confermati dalla fiducia degli sportivi (al vertice ci fu il cambio della presidenza, affidata al dott. Cerri), mantennero in piedi la solita squadra (unico acquisto di rilievo il mediano Dino Artigiani di Pisa, proveniente dal San…

Il grande campionato 1949 – 1950
Il soddisfacente 1948-49 era appena archiviato e già si pensò a quello successivo. Il nuovo Direttivo (presieduto da Silvio Rosati e composto da: dotto Galgano Venturi, dott. Nino Cerri, rag. Celio Santini, Torello Caprai, Luigi Dei, dott. Ubaldo Barsotti, Guido Barbafiera, Giovanni Trafeli,…

Ricominciamo dal 1978
Appena terminato il campionato fu presa una saggia decisione, unanimemente condivisa, quella cioè di dare forza a consistenza al Consiglio direttivo, allargato con la “chiamata” di forze nuove quanto rappresentative. Confermato ancora presidente Giovanni Trafeli, questi i suoi…

Gli anni tristi della Guerra
Ma la brillante vittoria non serve. Siamo nel 1935, non dimentichiamolo. e si incomincia a lottare su ben altri fronti. Altri inni altri luoghi, altre battaglie per i ragazzi di Volterra. La maggior parte dei viola indossa il grigioverde e va. E’ il tragico, noto stillicidio: Etiopia,…

Primo campionato e prima vittoria
Se nelle prime cinque partite aveva ottenuto un solo punto, nelle altre undici ne conquistò ben diciotto e conobbe una sola sconfitta. La serie d'oro fece infatti una interruzione: a Firenze, contro la Fiorentina.

Il nuovo campo sportivo a San Giusto
Il 1931 si aprì con il cambio della guardia nel Consiglio Direttivo; a presiederlo venne chiamato il prof. Oreste Baciocchi, direttore dell'ospedale di Santa Maria Maddalena. I dirigenti, in accordo con l'amministrazione comunale, si prefissero un traguardo ambizioso, quello della costruzione…

Il design e gli artieri dopo la Grande Depressione
Luce sul contributo del design al rinnovamento dei processi di lavorazione alabastrina, funzionale al ricollocamento della realtà volterrana nel novero delle più rilevanti produzioni artistiche e artigianali italiane.

L’estrazione dell’alabastro
L'alabastro viene rinvenuto in masse dalla conformazione generalmente ovoidale, con peso variante da pochi chilogrammi ad alcuni quintali. Arnioni in superficie e nel sottosuolo. Riconosciamo tutte le tipologie e la loro qualità.

L’alabastro nei Secoli
La lavorazione dell'alabastro risale ad epoche antichissime. Se possedete un manufatto può valere molti soldi, da quanto sono pregiati e rari.

Bandecca Belforti
Bocchino Belforti era stato decapitato, la sua testa era rotolata giù per la scala come un fagotto di stracci. Dalla finestra del suo palazzo a pochi metri dalla torre del Podestà, Bandecca aveva assistito impotente alla scena.

Andrea Andrei
Quando conobbi Drea ero piccino: avrò avuto sei anni. Anche Drea era piccino ed aveva almeno quarant’anni. Era nato per caso il trenta novembre 1882, in Maremma, in quel di Campiglia Marittima, pochi giorni dopo era stato portato a Volterra ed era stato girato alla ruota. Allora…

Leonetto (Brunello) Bruni
Il metodo di insegnamento si basava allora sul classico sistema del bastone e della carota in cui la carota era rappresentata da un buon voto sul registro e il bastone da ciò che il maestro chiamava "castagnaccino".

Liana Millù
Liana Millu venne assegnata al circolo didattico di Volterra dopo aver brillantemente superato un concorso per il passaggio a ruolo. Fu una delle superstiti dello spietato campo di concentramento di Auchwitz,

Il male, il malanno e l’uscio addosso
L'inverno del 1943 non era iniziato con temperature eccessivamente rigide, ma senza dubbio il freddo la gente lo pativa lo stesso, non tanto per la scarsa disponibilità di indumenti, quanto per l'insufficiente alimentazione.

Corso (Picci) Ricci
Era sul tetto del palazzo Inghirami, a spegnere l'incendio della Caserma. In un primo momento c'era riuscito, un minuto dopo si dissolse in una nube di fuoco, in un fragore da Apocalisse.

Emerico (Tobia) Lukacs
«Dichiaro inoltre di essere di pura razza ariana e che non lo sia nessuno dei miei ascendenti, fino alla terza generazione.» Lucaks e Liana se la videro brutta in quegli anni, ma riuscirono a sopravvivere.