A metà strada circa tra Saline e Pomarance si trova il casolare di San Lorenzo, meta un tempo di allegre e chiassose scampagnate che finivano con abbondanti merende a base di salame e prosciutto, con altrettanto grandi bevute e con l’immancabile ballonzolo all’aria aperta. Le…
Via Luigi Scabia che costeggia il grande complesso dell’ ex-ospedale Psichiatrico, eretto e diretto dal Prof. Luigi Scabia, è dominata da una collina che, da secoli, è chiamata “Poggio alle Croci”. Il promontorio ha dato il nome anche alla via che, appena imboccata Via Luigi…
Il 5 gennaio del 1875 l’amministrazione comunale di Volterra, nella persona del sindaco Mario Ricciarelli, cedette al Consorzio Agrario prima e alla Congregazione di Carità dopo, il locale del fabbricato dell’ex convento di San Girolamo, che vi istituì un primo ricovero di…
La carenza di spazi per una adeguata ospitalità dei dementi, in costante aumento e provenienti, a partire dal 1895, anche dal manicomio di Fregionaia presso Lucca 49, porta la Congregazione di Carità ad affidare all’ing. Francesco Zanaboni di Siena, almeno fin dal 1891, il progetto generale per…
Avviato il processo di medicalizzazione dell’Asilo dementi, la Congregazione si attiva nuovamente nella direzione di promuovere la realizzazione di un vero e proprio complesso manicomiale. In tale contesto si inserisce il progetto dell’ing. Filippo Allegri, compilato in collaborazione con il…
Sul finire del 1894, come detto, la Congregazione decide di non portare a esecuzione il progetto di vasta scala proposto dall’ing. Francesco Zanaboni. La stessa Congregazione orienta la propria azione nel procedere alla più realistica realizzazione di un singolo padiglione. Il progetto è…
Nel mese di aprile del 1900 la direzione sanitaria è affidata per vincita di concorso al prof. Luigi Scabia, già medico assistente presso il manicomio provinciale di Quarto dei Mille presso Genova124. La sua azione, impegnata, risoluta, instancabile e lungimirante condotta fino al 1934, anno…
Nella seconda metà dell'Ottocento c'erano trentasei lampioni; erano stati apposti sui canti e sulle facciate delle case della sola città. I quattro borghi volterrani invece non erano serviti, rimanendo al buio.
Al principio del 1943, quando ferveva la guerra in tutta l’Europa, ero in servizio d’infermiere all’Ospedale Psichiatrico, nel reparto Biffi. Si pativa la fame a più non posso, finché la Germania mandò un gran quantitativo di patate e, alla meglio, l’Ospedale Psichiatrico andò…
La guerra 1915-18, allo scopo di liberare Trento e Trieste, italiane dall’impero austro-ungarico e renderle all’Italia, e che costò 500.000 morti e migliaia di mutilati e di feriti, fu dichiarata il 24 maggio 1915. Il Papa di allora, Benedetto XV, non volle benedirla, forse perché…
Scopri la tradizione numismatica di Volterra e il grosso volterrano grazie all'esperto Magdi Nassar e al suo libro sulla monetazione locale. Qui una breve infarinatura sulla monetazione, come ospite di Dario Moccia.
Scopri i verbali ritrovati del Comitato di Liberazione Nazionale di Volterra e il loro impatto storico sulla Resistenza durante la Liberazione sin dalle sue origini
Le dieci pagine del diario di Cole ci offrono una panoramica del suo viaggio e dei luoghi che visitò – come le Balze e la Fortezza Medicea. Oltre agli scritti, una serie di bozzetti disegnati molto suggestivi.
I vescovi di Volterra tra XI e XII secolo furono protagonisti di importanti dispute religiose e politiche, rafforzando l'influenza della Chiesa nella regione.
Benedetto, vescovo nel X secolo, affrontò contese con il conte Ildebrando IV. Successo a lui Gunfredo, poi Guido, che ottenne privilegi dall'imperatore, e Ermanno, legato a S. Giovanni Gualberto. Pietro IV, infine, appare nel 1080.
Nel X secolo, i vescovi volterrani come Alboino e Pietro III mantennero stretti legami con l'Impero, ricevendo privilegi e conferme di beni da imperatori e marchesi.
Dal IX secolo, i vescovi di Volterra ottennero crescenti poteri grazie a diplomi imperiali, consolidando il loro ruolo politico e religioso nella città e nel territorio.
Non agevole si presenta il compito di redigere la sequela dei vescovi che hanno retto la diocesi dalle origini all'epoca del papa Innocenzo III, ma ne ripasseremo i primi momenti più salienti.
Volterra fu al centro delle mire di diversi grandi comuni toscani e oggi possiamo muovere alcune considerazioni sulla circolazione di personale politico nella Volterra nel Duecento.
Nel tracciare un profilo per sommi capi della storia della prioria di San Marco parleremo della sua missione religiosa e i vincoli istituzionali dipendenti dal monastero di San Giusto e, a un livello più alto, da Camaldoli.
Il legame della Prioria di San Marco con il circostante insediamento cittadino, l’area detta di Pratomarzio, i rapporti con il governo comunale e quindi con alcuni dei personaggi più importanti della Volterra del primo Quattrocento
La manifestazione “Volterra ʻ73”, proposta e curata da Enrico Crispolti, insieme allo scultore Mino Trafeli, è nota nella storiografia artistica per aver proposto una formula allora inedita di arte nello spazio urbano.
Nella filmografia di Visconti, "Vaghe stelle dell’Orsa..." è un’opera a torto giudicata, da taluni, minore. Esemplifica, al contrario, un momento fortemente critico, cioè di svolta, nell’accidentato percorso (anche ideologico) del suo autore.
Questo studio offre un contributo alla conoscenza della vita familiare e quotidiana e dei luoghi di Volterra e delle sue pendici nel 1429-30. Si basa sullo spoglio completo dei registri del Catasto dell'Archivio di Stato di Firenze.
Le abitazioni di questa contrada erano concentrate intorno alla chiesa di S. Michele Arcangelo in Foro, il nome medievale di Sant’Agnolo o Sant’Angelo era usato sia per la chiesa che per la contrada. Le prime notizie della sua esistenza sono databili al XII secolo, nella sua…
> Sommario, La nascita e lo sviluppo delle Contrade Dal 1992, la Contrada di Porta a Selci ha inglobato una porzione della Contrada di Castello, suddivisa tra la Contrada di Sant’Agnolo, la Contrada di Porta all’Arco e Sant’Alessandro. Nel suo territorio è presente anche la…
Questa contrada comprendeva tutta l’antica borgata che sorse attorno alla chiesa di San Giusto al Botro, la prima dedicata al patrono volterrano, e la zona del Piano della Guerruccia, dalle mura etrusche fino all’altezza dell’attuale via S. Tommaso. Come tutti ben sanno questo borgo è…
Questa contrada, che si sviluppava completamente al di fuori delle mura cittadine duecentesche, deve il suo nome alla chiesa intitolata a Santo Stefano che si trova al centro di essa e che ne è il suo edificio principale. La contrada si estendeva lungo tutta l’attuale via di Borgo Santo…
Questa contrada era divisa in due parti: una intra moenia, all’interno delle mura medievali, e la seconda extra moenia, al di fuori di esse. La prima parte è costituita dall’attuale via della Porta all’Arco, con tutti i vicoli e viuzze ad essa collegate. Facevano parte di essa,…
Il suo territorio era interamente compreso all’interno delle mura duecentesche. I suoi limiti sono ben definiti, si tratta infatti dell’isolato che è compreso fra le mura medievali del Mandorlo e di S. Francesco, via Buomparenti, via Roma, via Franceschini e via San Lino. > Sommario, La…
Oltre all’orologio astronomico del Palazzo dei Priori e delle sue vicende fino ai nostri giorni, esistevano anticamente altri orologi da torre, di cui ho trovato traccia durante le mie ricerche d’archivio. Pur non essendo esaustiva la ricerca per la mancanza di alcuni volumi,…
Oltre all’orologio astronomico del Palazzo dei Priori e delle sue vicende fino ai nostri giorni, esistevano anticamente altri orologi da torre, di cui ho trovato traccia durante le mie ricerche d’archivio. Pur non essendo esaustiva la ricerca per la mancanza di alcuni volumi,…
Oltre all’orologio astronomico del Palazzo dei Priori e delle sue vicende fino ai nostri giorni, esistevano anticamente altri orologi da torre, di cui ho trovato traccia durante le mie ricerche d’archivio. Pur non essendo esaustiva la ricerca per la mancanza di alcuni volumi,…
Francesco Ferrucci entrò a Volterra chiamato dal Commissario Bartolo Tedaldi per assumere il controllo della città. Volterra, sotto il controllo delle forze imperiali, resistette con scarsi successi, con perdite significative e scontri violenti. Dopo la resa, Ferrucci impose severe misure di…
Fabrizio Maramaldo, venuto a sapere della partenza di Francesco Ferrucci da Volterra per attaccare la Firenze imperiale, si diresse verso Pisa per intercettarlo. Scoprendo che Ferrucci era già arrivato a Pisa, Maramaldo attraversò l’Arno e si accampò a Pescia. Ferrucci, rimasto a Pisa per…
La sera del 26 aprile 1530, Francesco Ferrucci fece il suo ingresso nella cittadella di Volterra con tredici bande: circa 1100 soldati e 300 cavalieri al suo seguito. Il Commissario Bartolo Tedaldi lo aveva convocato per assumere definitivamente il controllo della città di Volterra. Ferrucci,…
Quando il Commissario Tedaldi si trasferì nella cittadella a causa delle continue minaccie delle bande imperiali, Volterra dovette ammettere di aver perso ogni speranza di resistere ai soldati nemici. Per evitare ulteriori conseguenze catastrofiche, la città si arrese all’imperatore Carlo…
Volterra, dopo aver respinto con successo le forze imperiali del Principe d’Oranges, si trovava in un delicato equilibrio di autonomia e fedeltà alla Repubblica di Firenze. Tuttavia, nel novembre del 1529, Giovan Covoni, commissario della Repubblica, decise di intervenire direttamente…
La Confraternita fu impegnata, di lì a poco, a far fronte all’assistenza richiesta dalla popolazione e dai molti profughi trasportati nel nostro territorio dalla Grande Guerra. Non pochi problemi alla sopravvivenza delle Misericordie creò il successivo regime fascista quando, nel…
La nuova Compagnia, già aggregata da quasi due secoli a quella della Morte e dell’Orazione esistente a Roma, fu insignita nel 1800 del titolo di Arciconfraternita e, ispirandosi agli ordinamenti della simile istituzione fiorentina, elesse, per la prima volta nel marzo 1802, dodici capi…
Passata la bufera della peste la Compagnia prese a riorganizzarsi, ricercando soprattutto contributi finanziari a sostegno della sua attività visto che, per carenza di denari, era stata costretta nel 1630 a vendere anche un locale, posto in Firenzuola, dove erano tenute le assemblee dei…
Nel 1631 lo Compagnia della Misericordia si trovò a fronteggiare una nuova tremenda epidemia di peste, anzi la peste per eccellenza, la più celebre, quella che due secoli più tardi ci fu raccontata da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Si trattò di una sciagura che, scendendo da nord, si…
Niente sappiamo di sicuro riguardo all’anno in cui questa lodevole Istituzione iniziò la sua attività anche se possiamo individuare un termine “ante quem” al 2 Aprile 1291. In tale data infatti si apriva nella nostra città un ospedale grazie all’iniziativa di Boccio di…
Nel 1511 terminava, per così dire, la preistoria della Compagnia della Misericordia e, poiché in tale anno la Confraternita fu formalmente eretta a sodalizio religioso, le notizie su di essa si fanno più frequenti e sicuramente attendibili per la disponibilità di adeguata documentazione. In…
Il terremoto di venerdì 22 giugno 2007 ore 18:04 avvertito e descritto da tutti i volterrani che si trovavano in casa o in ufficio con due forti boati ed un chiaro effetto sussultorio (tanto che chi era a sedere si è sentito sollevare da terra), è sui generis perché l’epicentro è stato…