Edon Guarguaglini, orologiaio volterrano, sfugge per miracolo alla vendetta del maggiore fascista Marchetti per una relazione con la moglie, lasciandosi dietro una cicatrice e tanta ironia.
Durante la guerra, a Volterra un allarme partigiano portò all’arresto di quattro amici che giocavano a carte. Solo l’intervento del Capoguardia, tra l'altro di camicia nera, li salvò.
Il 23 ottobre 1924 Gioacchino Zopfi fu rapito vicino Spicchiaiola. Può essere considerato il primo sequestro per estorsione dell'Italia unificata. Dopo un'intensa caccia, furono catturati i banditi Russo e Cucchiara.
Immaginate un ometto anziano, piccolo e per di più già assai incurvato verso quella terra che di lì a poco non avrebbe mancato di inghiottirlo. Un personaggio del nostro ex Ospedale Psichiatrico.
Oramai il Poggio ha cambiato il suo aspetto originario, ma un tempo era un'altura a forma conica, ricoperta di vegetazione. Si dice che sulla sua cima vi si fosse stabilito un insediamento etrusco; la sua storia parte da lontano.
Nel 1875 l'amministrazione comunale di Volterra cedette al Consorzio Agrario prima e alla Congregazione di Carità dopo, il locale del fabbricato dell'ex convento di San Girolamo, che vi istituì un primo ricovero di mendicità.
La carenza di spazi per una adeguata ospitalità dei dementi, in costante aumento, porta la Congregazione ad affidare a Zanaboni il progetto generale di un grande complesso di edifici per un nuovo asilo.
Avviato il processo di medicalizzazione dell’Asilo dementi, la Congregazione si attiva nuovamente nella direzione di promuovere la realizzazione di un vero e proprio complesso manicomiale.
Sul finire del 1894 la Congregazione decide di non portare a esecuzione il progetto di vasta scala proposto da Zanaboni. Si volle procedere alla costruzione di una più realistica realità, in un unico padiglione.
Nel mese di aprile del 1900 la direzione sanitaria è affidata per vincita di concorso al prof. Luigi Scabia, già medico assistente presso il manicomio provinciale di Quarto dei Mille presso Genova. Da qui inizia l'epopea del Manicomio di Volterra.
La nascita del ricovero di mendicità e le prime difficoltà con il Consorzio Agrario, entrambi ubicati nelle proprietà dell'Ex Convento di San Girolamo.
Nella seconda metà dell'Ottocento c'erano trentasei lampioni; erano stati apposti sui canti e sulle facciate delle case della sola città. I quattro borghi volterrani invece non erano serviti, rimanendo al buio.
Tre cannoncini, nascosti dietro i padiglioni dell'Ospedale Psichiatrico, sparavano senza sosta verso il fronte americano, protetti dall’idea che un ospedale non sarebbe mai stato colpito.
I soldati transitavano per le vie della città con un fiore rosso sulla bocca della canna del fucile, cantando con forzata allegria. Durante la guerra gli effetti portarono una grande carestia.
Scopri la tradizione numismatica di Volterra e il grosso volterrano grazie all'esperto Magdi Nassar e al suo libro sulla monetazione locale. Qui una breve infarinatura sulla monetazione, come ospite di Dario Moccia.
Scopri i verbali ritrovati del Comitato di Liberazione Nazionale di Volterra e il loro impatto storico sulla Resistenza durante la Liberazione sin dalle sue origini
Le dieci pagine del diario di Cole ci offrono una panoramica del suo viaggio e dei luoghi che visitò – come le Balze e la Fortezza Medicea. Oltre agli scritti, una serie di bozzetti disegnati molto suggestivi.
I vescovi di Volterra tra XI e XII secolo furono protagonisti di importanti dispute religiose e politiche, rafforzando l'influenza della Chiesa nella regione.
Benedetto, vescovo nel X secolo, affrontò contese con il conte Ildebrando IV. Successo a lui Gunfredo, poi Guido, che ottenne privilegi dall'imperatore, e Ermanno, legato a S. Giovanni Gualberto. Pietro IV, infine, appare nel 1080.
Nel X secolo, i vescovi volterrani come Alboino e Pietro III mantennero stretti legami con l'Impero, ricevendo privilegi e conferme di beni da imperatori e marchesi.
Dal IX secolo, i vescovi di Volterra ottennero crescenti poteri grazie a diplomi imperiali, consolidando il loro ruolo politico e religioso nella città e nel territorio.
Non agevole si presenta il compito di redigere la sequela dei vescovi che hanno retto la diocesi dalle origini all'epoca del papa Innocenzo III, ma ne ripasseremo i primi momenti più salienti.
Volterra fu al centro delle mire di diversi grandi comuni toscani e oggi possiamo muovere alcune considerazioni sulla circolazione di personale politico nella Volterra nel Duecento.
Nel tracciare un profilo per sommi capi della storia della prioria di San Marco parleremo della sua missione religiosa e i vincoli istituzionali dipendenti dal monastero di San Giusto e, a un livello più alto, da Camaldoli.
Il legame della Prioria di San Marco con il circostante insediamento cittadino, l’area detta di Pratomarzio, i rapporti con il governo comunale e quindi con alcuni dei personaggi più importanti della Volterra del primo Quattrocento
La manifestazione “Volterra ʻ73”, proposta e curata da Enrico Crispolti, insieme allo scultore Mino Trafeli, è nota nella storiografia artistica per aver proposto una formula allora inedita di arte nello spazio urbano.
Vaghe Stelle dell'Orsa è un film di Luchino Visconti in cui una donna torna nella città natale svelando segreti famigliari, tra misteri e ambiguità. Ambientato gran parte delle scene a Volterra.
Questo studio offre un contributo alla conoscenza della vita familiare e quotidiana e dei luoghi di Volterra e delle sue pendici nel 1429-30. Si basa sullo spoglio completo dei registri del Catasto dell'Archivio di Stato di Firenze.
Le abitazioni di questa contrada erano concentrate intorno alla chiesa di S. Michele Arcangelo in Foro, il nome medievale di Sant’Agnolo o Sant’Angelo era usato sia per la chiesa che per la contrada. Le prime notizie della sua esistenza sono databili al XII secolo, nella sua…
> Sommario, La nascita e lo sviluppo delle Contrade Dal 1992, la Contrada di Porta a Selci ha inglobato una porzione della Contrada di Castello, suddivisa tra la Contrada di Sant’Agnolo, la Contrada di Porta all’Arco e Sant’Alessandro. Nel suo territorio è presente anche la…
Questa contrada comprendeva tutta l’antica borgata che sorse attorno alla chiesa di San Giusto al Botro, la prima dedicata al patrono volterrano, e la zona del Piano della Guerruccia, dalle mura etrusche fino all’altezza dell’attuale via S. Tommaso. Come tutti ben sanno questo borgo è…
Questa contrada, che si sviluppava completamente al di fuori delle mura cittadine duecentesche, deve il suo nome alla chiesa intitolata a Santo Stefano che si trova al centro di essa e che ne è il suo edificio principale. La contrada si estendeva lungo tutta l’attuale via di Borgo Santo…
Questa contrada era divisa in due parti: una intra moenia, all’interno delle mura medievali, e la seconda extra moenia, al di fuori di esse. La prima parte è costituita dall’attuale via della Porta all’Arco, con tutti i vicoli e viuzze ad essa collegate. Facevano parte di essa,…
Il suo territorio era interamente compreso all’interno delle mura duecentesche. I suoi limiti sono ben definiti, si tratta infatti dell’isolato che è compreso fra le mura medievali del Mandorlo e di S. Francesco, via Buomparenti, via Roma, via Franceschini e via San Lino. > Sommario, La…
Oltre all’orologio astronomico del Palazzo dei Priori e delle sue vicende fino ai nostri giorni, esistevano anticamente altri orologi da torre, di cui ho trovato traccia durante le mie ricerche d’archivio. Pur non essendo esaustiva la ricerca per la mancanza di alcuni volumi,…
Oltre all’orologio astronomico del Palazzo dei Priori e delle sue vicende fino ai nostri giorni, esistevano anticamente altri orologi da torre, di cui ho trovato traccia durante le mie ricerche d’archivio. Pur non essendo esaustiva la ricerca per la mancanza di alcuni volumi,…
Oltre all’orologio astronomico del Palazzo dei Priori e delle sue vicende fino ai nostri giorni, esistevano anticamente altri orologi da torre, di cui ho trovato traccia durante le mie ricerche d’archivio. Pur non essendo esaustiva la ricerca per la mancanza di alcuni volumi,…
Francesco Ferrucci entrò a Volterra chiamato dal Commissario Bartolo Tedaldi per assumere il controllo della città. Volterra, sotto il controllo delle forze imperiali, resistette con scarsi successi, con perdite significative e scontri violenti. Dopo la resa, Ferrucci impose severe misure di…
Fabrizio Maramaldo, venuto a sapere della partenza di Francesco Ferrucci da Volterra per attaccare la Firenze imperiale, si diresse verso Pisa per intercettarlo. Scoprendo che Ferrucci era già arrivato a Pisa, Maramaldo attraversò l’Arno e si accampò a Pescia. Ferrucci, rimasto a Pisa per…
La sera del 26 aprile 1530, Francesco Ferrucci fece il suo ingresso nella cittadella di Volterra con tredici bande: circa 1100 soldati e 300 cavalieri al suo seguito. Il Commissario Bartolo Tedaldi lo aveva convocato per assumere definitivamente il controllo della città di Volterra. Ferrucci,…
Quando il Commissario Tedaldi si trasferì nella cittadella a causa delle continue minaccie delle bande imperiali, Volterra dovette ammettere di aver perso ogni speranza di resistere ai soldati nemici. Per evitare ulteriori conseguenze catastrofiche, la città si arrese all’imperatore Carlo…
Volterra, dopo aver respinto con successo le forze imperiali del Principe d’Oranges, si trovava in un delicato equilibrio di autonomia e fedeltà alla Repubblica di Firenze. Tuttavia, nel novembre del 1529, Giovan Covoni, commissario della Repubblica, decise di intervenire direttamente…
La Confraternita fu impegnata, di lì a poco, a far fronte all’assistenza richiesta dalla popolazione e dai molti profughi trasportati nel nostro territorio dalla Grande Guerra. Non pochi problemi alla sopravvivenza delle Misericordie creò il successivo regime fascista quando, nel…
La nuova Compagnia, già aggregata da quasi due secoli a quella della Morte e dell’Orazione esistente a Roma, fu insignita nel 1800 del titolo di Arciconfraternita e, ispirandosi agli ordinamenti della simile istituzione fiorentina, elesse, per la prima volta nel marzo 1802, dodici capi…
Passata la bufera della peste la Compagnia prese a riorganizzarsi, ricercando soprattutto contributi finanziari a sostegno della sua attività visto che, per carenza di denari, era stata costretta nel 1630 a vendere anche un locale, posto in Firenzuola, dove erano tenute le assemblee dei…
Nel 1631 lo Compagnia della Misericordia si trovò a fronteggiare una nuova tremenda epidemia di peste, anzi la peste per eccellenza, la più celebre, quella che due secoli più tardi ci fu raccontata da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Si trattò di una sciagura che, scendendo da nord, si…
Niente sappiamo di sicuro riguardo all’anno in cui questa lodevole Istituzione iniziò la sua attività anche se possiamo individuare un termine “ante quem” al 2 Aprile 1291. In tale data infatti si apriva nella nostra città un ospedale grazie all’iniziativa di Boccio di…
Nel 1511 terminava, per così dire, la preistoria della Compagnia della Misericordia e, poiché in tale anno la Confraternita fu formalmente eretta a sodalizio religioso, le notizie su di essa si fanno più frequenti e sicuramente attendibili per la disponibilità di adeguata documentazione. In…
Il terremoto di venerdì 22 giugno 2007 ore 18:04 avvertito e descritto da tutti i volterrani che si trovavano in casa o in ufficio con due forti boati ed un chiaro effetto sussultorio (tanto che chi era a sedere si è sentito sollevare da terra), è sui generis perché l’epicentro è stato…
Il terremoto di giovedì 9 giugno 2016, ore 14:01, è stato avvertito da tutti i volterrani che si trovavano in casa o in ufficio, come un’unica violenta scossa di carattere sussultorio durata pochissimi secondi. L’assenza di effetti ondulatori è confermata dalla mancata oscillazione dei…
Posta a cavallo del crinale spartiacque tra i fiumi Era (ultimo affluente di sinistra dell’Arno) e Cecina (con foce al mare autonoma), Volterra guarda dall’alto di un colle imponente un ampio raggio di territorio, tanto da farsi scorgere da più lati fin da molti chilometri di distanza. Il…
Quella del sottoscritto e del collega dottor Fabio Saggini è una teoria geologica sull’evoluzione delle balze ed ha fondamenti storici nel senso che le prime ipotesi sull’esistenza del fenomeno risalgono alla fine del Seicento, quando tecnici volterrani ed ingegneri granducali ne ipotizzarono…
La prima notizia storica dell’esistenza delle Balze risale al 1140 quando, forse in seguito a un terremoto, venne danneggiata la chiesa di San Clemente, situata, a quanto ci risulta, vicino alla chiesa di San Giusto al Botro, ma a quota più bassa. Nei secoli successivi il primitivo borgo di San…
Il dottor Giancarlo Lari, autore con Fabio Saggini del libro “Volterra, l’avanzata delle balze – Le Balze di Volterra fra storia e nuove conoscenze geologico-strutturali” (edizione Tagete 2006), ha reso disponibile il volume nelle librerie di Volterra e della Diocesi al prezzo…
“Speak No Evil,” diretto da Christian Tafdrup, è un film horror che sfida il concetto di normalità, esplorando come le linee tra comfort e disagio, ordine e caos, felicità e paura possano essere sorprendentemente sottili. La trama mette in luce come piccoli segnali di deviazione…