Rivelazioni archeologiche tra i Botri di Pinzano e di Docciola
Le dimensioni dell’ovale dell’anfiteatro di Volterra, orientato a Nord/Sud, sono ora stimate a circa 65 metri per l’asse minore e 82 per l’asse maggiore, per una capacità di circa 8.000-10.000 spettatori. Queste valutazioni, confermate soprattutto dalla campagna del…

L’origine colluviale del terreno che ricopre l’anfiteatro
L’anfiteatro di Volterra sepolto come Pompei, non da una pioggia di prodotti piroclastici (ceneri, lapilli, nubi ardenti, etc.) provenienti da un vulcano che da queste parti non è mai esistito, bensì da una coltre di detriti (sabbione e blocchi di panchino) di origine colluviale, ossia…

L’anfiteatro che non c’era
La cura e la prevenzione emergono come imperativi fondamentali per gli Enti incaricati della salvaguardia del territorio italiano, specialmente in considerazione dell’accresciuto numero di eventi idrogeologici negativi che colpiscono il Paese di anno in anno. Un esempio emblematico di…

Il fallito blitz alla Caserma
Il C.L.N. fu definitivamente costituito nel dicembre 1943. In un clima ormai disperato, la necessità assoluta di ottenere armi per una formazione partigiana rappresentava una preoccupazione costante per il C.L.N., che doveva anche affrontare altri problemi sempre più pesanti e gravi. Numerosi…

I progetti per una tratta ferroviaria lungo la Valdicecina
La travagliata storia ferroviaria nella Val di Cecina iniziò nell'8 marzo 1860 con il beneplacito di un decreto del Governo Provvisorio della Toscana poco dopo la "cacciata" del Granduca e l'annessione della Toscana al Regno.

Le infrastrutture della cultura a Volterra nel medioevo
«Per la conoscenza delle biblioteche medievali disponiamo essenzialmente di due fonti: i manoscritti e gli inventari. L’ideale sarebbe naturalmente di far coincidere questi due tipi di documentazione, ma, sfortunatamente, per molte biblioteche abbiamo solo manoscritti senza inventari e per…

Torre Card
Torre è una cooperativa sociale di Volterra attiva sul territorio con pratiche lavorative e di integrazione sociale delle fasce deboli. Si esprime attraverso azioni concrete volte a promuovere un sistema sostenibile ed equo che mette al centro i valori di inclusione, responsabilità e cura delle…

Ottorino (Bruciaboschi) Ceccanti
Tra i pazienti dell’Ospedale Psichiatrico curiosa era la figura di Bruciaboschi. Si chiamava Ottorino Ceccanti ed era di Riparbella, dove costituiva la triste figura dello “scemo” del paese. Siccome da tempo nelle campagne vicine si sviluppavano incendi dolosi, la colpa cadde…

Meteo a Volterra
Organizza la tua giornata, questo è il meteo di Volterra. Il verde lussureggiante della primavera, le interminabili serate estive, il caleidoscopio delle foglie autunnali e la bellezza tranquilla di una gelida mattina d’inverno. Sono tutti momenti che amiamo e ogni periodo dell’anno è…

Come il manicomio ha cessato di essere prigione
Renato era un degente dello ospedale psichiatrico di Volterra. Al tempo aveva circa 45 anni. Era disoccupato; lo era da quando lasciò il Friuli e il suo lavoro di contadino. Arrivato a Rosignano, la città della Solvay, sperava di diventare operaio. Aveva sette figli che vivevano con la propria…

Accogliere e medicalizzare
Sin dalla sua fondazione e per tutti i primissimi decenni di vita dell’istituto, l’intero dibattito, avviato dai diversi attori istituzionali che erano intervenuti sui suoi assetti e sulle sue finalità, ruotava attorno ad un interrogativo: l’istituto avrebbe dovuto mantenere…

Una direzione medica
Un aspetto fondamentale per la collocazione dell’istituto nell’alveo dei moderni manicomi era rappresentata dalla complessa questione della direzione medica, non scindibile dal problema delle reali funzioni espletate dal direttore stesso. L’istituto ebbe fino al 1899 un medico…

La grande guerra e il San Girolamo
Tra il 1916 e il 1918, il numero dei ricoverati presso il frenocomio di San Girolamo subì un’autentica impennata1: a determinarla furono gli oltre 500 soldati che, tra i tantissimi impazziti sul fronte, vennero smistasti e indirizzati presso l’istituto volterrano. La direzione…

L’opposizione di Sadun e Neri alla soluzione manicomiale volterrana
L’incertezza circa il futuro dell’istituzione di ricovero in San Girolamo rimase viva fino alla fine dell’Ottocento: il dibattito verteva circa la necessità, in effetti perseguita, di separare l’amministrazione della piccola sezione dei “dementi innocui” da…

La direzione di Luigi Scabia
A Luigi Scabia, figura cruciale nella storia del manicomio volterrano, sono state attribuite molte definizioni: direttore manager, pianificatore urbanista, coraggioso antifascista. A mio avviso, è quello di "costruttore" l'aggettivo che meglio si addice al personaggio in questione.

Biglietti e Agevolazioni
Le city cards sono un modo per semplificare e velocizzare il soggiorno a Volterra. Rendono tutto più semplice, veloce, comodo e permettono a chi visita la città di godersela appieno, risparmiando denaro ma soprattutto tempo prezioso!

Vivere le stagioni a Volterra
Volterra è perfetta in ogni stagione. L’entusiasmo di un festival di strada, la straordinaria cultura dei borghi, la calorosa accoglienza dei residenti: in qualunque stagione, Volterra è pronta ad accoglierti. Chi non ama il calore del sole estivo o quelle fresche giornate primaverili in…

La scheda telefonica dell’Ombra della Sera
Le schede telefoniche con raffigurante l'Ombra della Sera andarono a ruba, ne furono prodotte 985mila «pezzi», costava diecimila lire e fu utilizzabile fino al 31 dicembre 2001.

FMS Card
Sodalizio tra il Comune di Volterra e la Provincia di Siena. Una card unica per i musei dei due territori capace di riallineare due grandi realtà culturali della Val d'Elsa e della Val di Cecina.

Francobolli ed erinnofili che parlano di Volterra
Volterra comparsa e protagonista in alcuni francobolli. Si intravede nei paesaggi delle vignette del IV Centenario della morte di Francesco Ferrucci e si fa bella con il IX centenario della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Anima di Volterra Card
Anima di Volterra Card è la tua migliore alleata per effettuare un giro turistico della città a prezzi contenuti visitando il Duomo, il Centro Studi Espositivo di Santa Maria Maddalena e il Museo Diocesano d'Arte Sacra.

Emilio (Moro I) Mannucci
Poco più che ventenne corse per la Contrada della Lupa al Palio di Siena del 16 agosto 1975. Fu la prima e la sua ultima carriera.

Leopoldo (Sordo) Pasqualetti
Il Sordo, come tanti fantini, partecipò nelle varie località toscane dove si organizzavano i palii o le corse alla lunga con fantino. I palii più famosi quello di Volterra e di Siena.

Rinaldo (Cappuccino) Pasqualetti
Rinaldo come i suoi fratelli Rodolfo, Remigio, Leopoldo e Riccardo affiancava il proprio lavoro a quello di fantino. Corse anche al Palio di Siena.

Giovanni (Peggio) Vieri
Giovanni Battista, volterrano per adozione, si trasferì a Siena per esercitare la professione di fantino. Corse al Palio di Siena.

Procaccia e Barrocciai
In passato costumava trasportare i prodotti fungibili con i veicoli a trazione animale e forse quei trasporti sarebbero continuati in quella determinata maniera se l'avvento del motore a scoppio non avesse rivoluzionato le cose. Chi erano i procaccia e i barrocciai della zona di Volterra?

I luoghi deputati alle corse dei cavalli
A Volterra si tenevano le corse dei cavalli sciolti senza fantino, dette alla lunga o alla barbara, le corse dei barroccini con il calesse e le corse a circuito chiuso con fantino, dette alla tonda. Una passione tenuta viva fino agli anni Trenta del Novecento.

Il regolamento della Corsa alla Tonda
Il Regolamento delle corse dei cavalli con fantino tenute nell'Anfiteatro di Vallebuona pubblicato nel 1902 ci permette di capire come si svolgeva il Palio di Volterra.

Emilio (Fiammifero) Lazzeri
Fiammifero debuttò al Palio di Siena nella corsa successiva a quella iniziatica di Tabarre; di carattere fumino vinse due palii di Siena ma si fece anche espellere a vita.

Le gare e le vittorie del fantino Tabarre
Francesco Ceppatelli, in arte Tabarre, fu un grande fantino volterrano del Palio di Siena; gareggiò per un totale di trentanove palii, di cui uno alla romana e quattro straordinari. Ne vinse undici, diventando una leggenda.

Fascisti e carabinieri
Un episodio di prima metà secolo scorso tra fascisti e carabinieri. Un ritorno indietro nel tempo nel bar della Marianna.

Berignone, una foresta, tre castelli e un comunello medievale
In Berignone, ai piedi della collina sulla quale si trovano le rovine del Castello dei Vescovi, si sviluppava il borgo che costituiva l’anima del piccolo comune medievale. Questo comunello aveva il suo governo, le sue leggi e il suo ordinamento penale e civile, nonché una zecca per il…

La ribellione della nobiltà volterrana
Verso la fine del 1333, in occasione delle nuove elezioni, i popolani, che ormai prevalevano negli incarichi per il governo della città, pensarono di eliminare del tutto la partecipazione della nobiltà dall'amministrazione della cosa pubblica.

La fagiolata del Sor Adamo
Sor Adamo Fulceri, detto «Tela», era uno dei Garibaldini più giovani; ho sentito parlare spesso del Sor Adamo e delle sue gesta, anche attraverso curiosi e divertenti aneddoti, tra cui la famosa fagiolata in cui si è distinto

Tinti
All'inizio del Novecento esisteva un procaccia, o corriere come si direbbe oggi, che sbrigava il servizio postale bisettimanale proveniente da Firenze nel tratto Castelfiorentino-Volterra. Il Tinti di Castelfiorentino era un personaggio molto particolare.

Una pallottola per Tiburzi
Una delle pallottole che stroncò l'esistenza al famoso brigante maremmano Domenico Tiburzi, idealizzato come «Il re del Lamone», partì dal moschetto maneggiato con mano ferma da un carabiniere volterrano: Eugenio Pasquinucci.

I cavalieri volterrani appartenuti all’Ordine di Santo Stefano
Il “Sacro Militare Ordine Marittimo dei Cavalieri di Santo Stefano” venne istituito dal Duca di Toscana Cosimo I. Numerosi i volterrani che ne hanno fatto parte; qui l'elenco completo.

Il salvataggio della Porta all’Arco
Una testimonianza sul salvataggio della Porta all'Arco, murata per evitare che i tedeschi la distruggessero durante la seconda guerra mondiale.

Tumulti popolari alla fine del Dugento
La nascita del Comune fu un grande passo in avanti per quasi tutte le classi sociali; solo la bassa plebe rimase sempre alla mercé di interessi contrastanti. Si verificarono dunque vari moti di sollevazione popolare.

I marchesi Malaspina a Volterra, mecenati o prestatori?
Nel duomo di Volterra ci sono venti stemmi; appartengono a confraternite, famiglie nobili e patrizie volterrane, ma l'ottavo, sul lato sinistro guardando l'altare maggiore, è di famiglia non volterrana: i Malaspina, perchè?

L’Ombra della Sera al derby della Mole
Al 128° derby di Torino, Volterra venne rammentata dal radiocronista Ameri al «Tutto il calcio minuto per minuto»; ai vincitori sarebbero spettate alcune riproduzioni dell'Ombra della Sera; peccato che la partita finì 1 a 1.

La sfida per una Valdicecina completamente virtuale
Prende forma il progetto di valorizzazione dei patrimonio culturale e commerciale della Valdicecina, abbracciando la realtà virtuale. Una sfida a lungo termine alla quale siamo stati chiamati a rispondere.

Di giorno maestro, di sera sovversivo
Da richiamato alle armi il mio reinserimento nella vita cittadina non presentò eccessive difficoltà. A onor del vero mi sentivo un po’ spaesato anche se la mia assenza non datava da molto. Al rientro, la prima visita la feci a Umberto Borgna, lassù al Giardinetto. Ci si conosceva da anni,…

Il vero derby di una volta
Per la Volterrana il derby per eccellenza è sempre stato quello con il Cecina: per un lunghissimo periodo sono stati anni di parità sostanziale. Quanti incontri, quanti scontri con i "Rossoblu" del mare, sui campi di San Giusto, di Vallebona e delle Ripaie!

La fotografia storica a Volterra
Un tempo i momenti di vita vissuta venivano immortalati dagli artigiani della fotografia, unici custodi di quel sapere misto ad alchimia che restituiva sostanza ai ricordi. Anche nella città etrusca si diffuse la rivoluzionaria arte fotografica.

Valfrido Fivizzoli
Dagli anni Trenta due fratelli si imposero sulla scena fotografica volterrana, Enzo e Valfrido Fivizzoli, che aprirono una libreria e un laboratorio fotografico. Enzo insegnò le basi del mestiere al fratello che ben presto si appassionò così tanto alla fotografia da dedicarle la sua vita.…

Nel segno del Tau
Fin dall'antico I'ospitalità era tenuta in particolare conto e l'avvento del cristianesimo la trasformò in una delle più vive e pie manifestazioni della vita religiosa. Pertanto la "hospitalia", così fu chiamato inizialmente qualsiasi ricovero, iniziò la sua attività con una particolare…

Ottone I e Volterra: fra mito e realtà
Ormai non è un segreto che ogni città di antiche, quanto sconosciute, origini possieda miti sulla propria fondazione e attribuisca origini imperiali alle sue istituzioni o ai ceti nobiliari più rilevanti nel Medioevo. Anche Volterra.

I Della Gherardesca ed i loro rapporti con Volterra
E' ipotizzabile che la casata comitale dei conti fosse già potentemente radicata sul territorio volterrano molto prima della seconda metà dell'anno Mille. Ne illustriamo approfondimenti.

prova
[restaurant-menu-and-ordering ruid=”1f690675-affc-44fc-8280-de94d885504f”]

L’attività minore al campo di San Giusto
Il campo sportivo di San Giusto fu costruito nel 1931. L’inaugurazione avvenne fra l’estate e l’autunno del 1932, senza però che la squadra locale partecipasse a campionati ufficiali. Furono disputati solo incontri di calcio amichevoli o di coppa ad eliminazione diretta e, per…

I primi cinema del centro storico
Il cinema fece la sua prima comparsa a Volterra al teatro Persio Flacco con i primi documentari della guerra Russo-Giapponese del 1905, prodotti dalla Casa Pathè per poi aprire un mercato di grande concorrenza.

Gli olmi protetti del Granduca di Toscana
Nel Seicento vennero varate molte leggi a protezione delle piante, del suolo, del regime dei fiumi, e le pene per i trasgressori erano assai severe. Una legge molto particolare del Granduca di Toscana proibiva il taglio degli olmi.

Il palio di San Martino
Si correva la tradizionale corsa podistica detta il Palio di San Martino. Il vincitore diveniva l'incontrastato «cornucrinito» dell'anno, con diritto a conservare sino alla corsa dell'anno successivo lo stendardo ricevuto in premio.

Maggi e maggiolate nel volterrano
La musica del Maggio era una cantilena un po' monotona che accompagnava, sempre uguale, le quartine, con trilli e gorgheggi estemporanei da parte degli attori più dotati vocalmente.

15 botteghe artigiane del centro storico da amare
La lavorazione a mano è una firma chiara che identifica la realtà lavorativa volterrana: tutto quello che significa oggi “Made in Italy” è in qualche modo il risultato della vita, del lavoro e del saper fare che si svolgono nelle botteghe artigiane.

La strage del colera asiatico
Fra Volterra, Montecatini, Pomarance e stabilimento penale i casi di Colera nel 1855 furono 181. Numeri importanti ma contenuti grazie alle azioni vincenti perseguite per arrestare il virus.

20 tappe per scoprire Volterra in 2 giorni
Cosa vedere a Volterra se si hanno solo due giorni? Puoi scoprirlo leggendo la nostra guida di consigli super pratici, utili per ottimizzare il tempo e il denaro che hai a disposizione.